Diffamazione social, ecco quando si commette reato

Un uso non corretto dei social può esporre al rischio di commettere reati. Si tratta in particolare della diffamazione social commessa quando attraverso commenti o post si diffama pubblicamente un soggetto. I social network danno molta visibilità, questo implica che le cose dette possono esporre a gravi conseguenze proprio perché la popolarità che ne deriva può amplificare gli effetti delle offese espresse.

Il codice penale punisce la diffamazione via social

Chi commette il reato diffamazione rischia la reclusione da 6 mesi a 3 anni e una multa minima di 516 euro. A stabilirlo è l’articolo 595 del codice penale. Ma quando si ha diffamazione? L’articolo 595 del codice penale stabilisce che chiunque comunicando con più persone offende l’altrui reputazione è punito con la reclusione fino a un anno. Il comma 3 dello stesso articolo prevede come aggravante l’offesa alla reputazione effettuata a mezzo stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità. Nel caso di offese alla reputazione tramite social viene riconosciuta tale aggravante.

Ma qual è il confine tra libera manifestazione del pensiero, anche con critica e diffamazione? Questo è uno dei punti più controversi perché chi si espone sui social si espone anche alla critica e non sempre la linea di confine è facile da tracciare anche per coloro che sono “investiti” del potere di decidere, ad esempio nel caso in cui si arrivi in un’aula di tribunale.

In particolare alcuni giudici hanno ritenuto che a fare la differenza sia da un lato il tono, che però sui social non sempre è percettibile, e dall’altro la gravità della critica espressa che non deve mai sfociare nel personale.

Diffamazione social o critica legittima?

Un caso pratico può aiutare a capire, si è soliti rilasciare delle recensioni per i locali visitati ed è ovvio che se l’esperienza è stata negativa, in genere si esprime tale opinione, ma c’è reato? In alcuni casi sì, ad esempio se dico che il servizio reso non è eccellente e che le porzioni sono piccole, può essere una legittima critica, ma se dico che secondo me nel ristorante viene servito cibo preparato con ingredienti scaduti, allora vi può essere un reato. Deve essere sottolineato che il reato di diffamazione prescinde dal fatto che l’oggetto di critica sia reale, ad esempio se dico che il politico X è corrotto io commetto reato di diffamazione, ciò anche nel caso in cui dovesse realmente risultare la corruzione. Se dico che X tradisce il marito commetto reato e questo anche nel caso in cui il tradimento dovesse realmente esserci.

Di fatto il rischio di essere querelati per diffamazione c’è sempre, ad esempio anche affermando sui social che un determinato servizio è offerto in modo scadente o con poca professionalità, spetta poi al giudice nel caso concreto stabilire se si è nell’ambito della diffamazione.

Come si può notare la diffamazione social è un campo molto ampio e proprio per questo è bene porre attenzione.

Nadia Pascale

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