Ancora un nulla di fatto per la rottamazione quinquies, gli italiani dovranno dire addio all’ennesima sanatoria proposta.
La Lega ci sta ormai provando da mesi a introdurre una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. L’ultimo tentativo è stato fatto con alcuni emendamenti al decreto Milleproroghe che evidentemente non ha trovato consenso.
Il 28 febbraio 2025 scade la prossima rata della rottamazione quater, sono numerosi gli italiani alle prese con i pagamenti e tanti i decaduti che non sono quindi riusciti a far fronte ai pagamenti e sono decaduti. Nonostante questo, la Lega continua a richiedere una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Tra le proposte più volte avanzate c’è l’estensione della rottamazione quater alle cartelle notificate entro il 31 dicembre 2023, inoltre c’è tra le varie proposte anche la possibilità per i decaduti dalla quater di rientrare nei piani di pagamento. Nessuna delle proposte riesce però a trovare il giusto sostengo per ottenere l’approvazione.
All’interno del Milleproroghe sono stati proposti diversi emendamenti. Ecco in breve cosa prevedevano.
L’emendamento al decreto Milleproroghe, a prima firma del deputato leghista Alberto Gusmeroli, è stato rigettato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato perché ritenuto inammissibile. L’emendamento proposto proponeva di dilazionare i piani dei pagamenti e in particolare estendere fino a 120 rate così da offrire al contribuente la possibilità di saldare il proprio debito con rate più basse e in un tempo più lungo. E avendo, di fatto, a disposizione 10 anni il contribuente avrebbe materialmente visto calare il peso del suo debito per via dell’inflazione.
Nella nuova stesura della rottamazione quinquies è inoltre prevista la decadenza dal piano dei pagamenti in caso di mancato pagamento di 8 rate. Nella versione della rottamazione quater invece la decadenza si verifica al mancato pagamento nei termini di una sola rata.
Un altro emendamento è stato presentato dal senatore Lotito e prevedeva una sanatoria in 18 rate delle cartelle esattoriali emesse tra l’1 luglio 2022 e il 31 dicembre 2023 e avrebbe incluso sanzioni amministrative, bollo auto, imposte locali e le multe stradali erogate da carabinieri, polizia e da vigili urbani. Neanche tale versione della rottamazione quinquies è stata approvata.
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