Rottamazione quater, quando scade la prossima rata? Mentre ancora si discute di una nuova rottamazione, si avvicina la scadenza della prossima rata della rottamazione quater. Entro il 28 febbraio si va al pagamento.
Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti continua a rilanciare la rottamazione quinquies, una nuova possibilità per chi ha cartelle esattoriali non pagate. L’ipotesi è quella di dilazionare i pagamenti fino a 120 rate mensili con versamento delle sole imposte senza sanzioni e senza interessi. Nella nuova ipotesi di rottamazione le rate dovrebbero essere mensili e non trimestrali, come, invece, sta accadendo con la rottamazione quater, inoltre non vi sarebbe immediata decadenza in caso di mancato pagamento di una rata.
Questa in sintesi l’ipotesi di nuova rottamazione rilanciata dalla Lega, sebbene il testo sia stato già bocciato in sede di conversione del decreto Milleproroghe. Ma quando scade la prossima rata della rottamazione quater?
La scadenza ordinaria della prossima rata della rottamazione quater è il 28 febbraio 2025. Al solito sono previsti 5 giorni di tolleranza, questo vuol dire che la rata potrà essere pagata entro il 5 marzo 2025. Occorre però prestare attenzione, infatti, in caso di mancato pagamento nei termini visti c’è la decadenza dal piano di rottamazione, questo implica che si perdono o benefici riconosciuti, cioè si dovranno pagare anche interessi e sanzioni e non solo la quota capitale del debito verso il Fisco.
Per evitare dimenticanze, l’Agenzia delle Entrate ricorda che è prevista la possibilità di versare gli importi con l’addebito diretto in conto corrente. La domiciliazione bancaria si può richiedere online sul sito di Agenzia delle Entrate-Riscossione (oltre che agli sportelli). Dopo l’invio della richiesta, l’utente riceve la conferma dell’attivazione del servizio nella quale è comunicata anche la prima rata che sarà addebitata sul conto indicato.
La domiciliazione può essere attivata anche online attraverso l’area riservata del sito dell’agenzia delle Entrate. All’area riservata si accede con CIE, SPID o CNS. Dalla sezione “Definizione agevolata” si entra nel servizio “Attiva/revoca mandato SDD piani di Definizione agevolata” dove il contribuente può visualizzare il riepilogo dei piani di pagamento attivi a lui intestati e per ciascuno compilare la richiesta.
La compilazione del mandato richiede l’inserimento di alcuni dati anagrafici, un indirizzo e-mail dove ricevere il riscontro alla richiesta, gli estremi del conto corrente sul quale effettuare l’addebito inserendo, quindi, il codice Iban. Qualora l’intestatario del conto corrente sia diverso dal contribuente, è richiesta l’indicazione dei dati della persona fisica titolare del conto corrente indicato oppure di quella autorizzata a operare (cognome/nome del titolare e il codice fiscale del titolare). In questo caso è obbligatorio allegare la “Dichiarazione di consenso all’addebito” firmata dal titolare stesso oltre che il relativo documento di riconoscimento.
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