Contributi volontari Inps, fissati i nuovi importi 2025

Con la Circolare 58 del 14 marzo 2025 l’Inps ha reso noti gli importi da pagare per i contributi volontari Inps 2025 in base alla variazione annuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (+0,8%).

Chi può pagare i contributi volontari Inps

Il lavoratore che ha cessato o interrotto l’attività lavorativa può accedere al versamento volontario dei contributi per perfezionare i requisiti di assicurazione e di contribuzione al fine di raggiungere il diritto alla pensione e/o incrementare l’importo del trattamento pensionistico, se sono già stati perfezionati i requisiti contributivi richiesti.

I contributi volontari sono utili per il perfezionamento del diritto e per la determinazione di tutte le pensioni dirette (vecchiaia, anzianità, assegno ordinario di invalidità e inabilità) e indirette (superstiti e reversibilità). Tale opzione può essere esercitata anche da coloro che sono iscritti alla Gestione Separata Inps. Per poter versare contributi volontari è necessario presentare domanda di autorizzazione all’Inps.

Variazione contributi volontari Inps 2025

Gli importi degli stessi sono modificati annualmente in base all’indice Istat. L’ISTAT ha comunicato, nella misura del + 0,8%, la variazione percentuale verificatasi nell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati tra il periodo gennaio 2023 – dicembre 2023 e il periodo gennaio 2024 – dicembre 2024. Ne consegue che gli importi da versare per la prosecuzione della contribuzione volontaria crescono in egual misura.

I lavoratori interessati sono:

  • lavoratori dipendenti non agricoli;
  • iscritti all’evidenza contabile separata del FPLD (Autoferrotranvieri, Elettrici, Telefonici e dirigenti ex INPDAI) e iscritti al Fondo Volo e al Fondo dipendenti Ferrovie dello Stato S.p.A.;
  • iscritti al Fondo speciale Istituto Postelegrafonici (ex IPOST);
  • giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti;
  • iscritti alle gestioni degli artigiani e commercianti;
  • iscritti alla Gestione separata.

Ad esempio, per i lavoratori agricoli sulla base della variazione dell’indice ISTAT, pertanto, per l’anno 2025:

  • la retribuzione minima settimanale è pari a 241,36 euro;
  • la prima fascia di retribuzione annuale oltre la quale è prevista l’applicazione dell’aliquota aggiuntiva dell’1% (art. 3-ter del decreto-legge 19 settembre 1992, n. 384, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 novembre 1992, n. 438) è pari a 55.448,00 euro;
  • il massimale di cui all’articolo 2, comma 18, della legge 8 agosto 1995, n. 335, da applicare ai prosecutori volontari titolari di contribuzione non anteriore al 1° gennaio 1996 o che, avendone il requisito, esercitino l’opzione per il sistema contributivo, è pari a 120.607,00 euro.

Leggi anche: Fatturazione elettronica, novità in vista per questi professionisti

Nadia Pascale

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