Gran parte dell’anno fiscale ruota intorno alla dichiarazione dei redditi e, spirato il termine per la trasmissione della certificazione Unica per i lavoratori dipendenti, la prossima tappa è il modello 730/2025 precompilato.
Entro il 17 marzo i sostituti di imposta devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate le Certificazioni Uniche indicanti i compensi erogati e le trattenute operate. Il termine è fissato al 31 marzo per 2025 per le Certificazioni Uniche aventi a oggetto i compensi erogati a lavoratori autonomi, con partita Iva.
Trascorso tale termine ci sono ulteriori 5 giorni per la trasmissione delle Certificazioni Uniche correttive o sostitutive da usare in caso di errori e solo nel caso in cui la CU sia stata trasmessa nei termini. I 5 giorni decorrono dalla comunicazione dell’errore da parte dell’Agenzia delle Entrate nel caso vi sia stata.
La Certificazione Unica è essenziale per la predisposizione della dichiarazione precompilata in quanto contiene i dati inerenti i redditi prodotti e le imposte versate dal sostituto. Nel frattempo l’Agenzia delle Entrate ha ricevuto anche i dati inerenti le spese che possono essere portate in detrazione o in deduzione e quindi ha a disposizione tutto ciò che occorre per l’elaborazione automatica della dichiarazione dei redditi. Ma quando sarà disponibile il modello 730/2025 precompilato?
La data è fissata al 30 aprile, da tale data sul sito dell’Agenzia delle Entrate, accedendo con SPID, CIE o CNS sarà possibile prendere visione della propria dichiarazione dei redditi. Solo in un secondo momento sarà possibile procedere alla modifica dei dati contenuti nel modello 730/2025, ad esempio aggiungendo ulteriori spese da portare in detrazione o in deduzione, aggiungendo dei redditi che non sono stati inseriti…apportando qualunque modifica che sia comunque dimostrabile. Naturalmente il contribuente ha la facoltà di presentare la dichiarazione dei redditi senza usare il modello precompilato, ad esempio avvalendosi del proprio commercialista, ma non è detto che tale strategia porti a un vero risparmio, infatti, potrebbero sfuggire agevolazioni fiscali che invece nella precompilata già sono presenti.
Effettuato l’inoltro della dichiarazione, si apre la stagione dei rimborsi che generalmente inizia tra giugno e luglio. Prima viene presentata la dichiarazione dei redditi e prima è possibile ottenere il rimborso. Per chi presenta la dichiarazione dei redditi senza sostituto di imposta in genere i rimborsi arrivano a dicembre. I pensionati, invece, ottengono il rimborso, (naturalmente se dovuto) direttamente con la pensione a partire dalla mensilità di luglio.
Se, invece, emerge un debito Irpef lo stesso deve essere versato entro il 30 giugno, è possibile rateizzare gli importi.
Le modifiche possono essere apportate anche tramite CAF o altro professionista.
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