Nuovo taglio del costo del denaro, perché conviene rinegoziare ora il mutuo?

Ennesimo taglio del costo del denaro da parte della BCE. Il taglio è di 25 punti percentuali che incidono notevolmente sulla rata del mutuo. Ecco le novità.

Nuovo taglio del costo del denaro dalla BCE, ecco i nuovi tassi

Ci siamo ormai abituati alla serie di tagli del costo del denaro decisi dalla BCE. L’obiettivo è consolidare l’andamento al ribasso dell’inflazione e sostenere famiglie e imprese che hanno bisogno di mutui e prestiti per portare avanti crescita ed esigenze personali. Anche in questo caso il taglio, fortemente annunciato è di 25 punti percentuali.

La serie di ribassi del costo del denaro è iniziato a giugno dell’anno scorso e siamo ora arrivati al sesto ribasso. Come ampiamente previsto il periodo primaverile è quello migliore per iniziare a rinegoziare i mutui oppure per stipulare un nuovo mutuo a tassi convenienti.

Il tasso sui depositi, quello di riferimento, passa così dal 2,75% al 2,50%. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali cala dal 2,90% al 2,65% e quello sui prestiti marginali da 3,15% a 2,90%. “La politica monetaria diviene sensibilmente meno restrittiva, poiché le riduzioni dei tassi di interesse rendono meno onerosi i nuovi prestiti a imprese e famiglie e il credito accelera”, scrive la Bce in un comunicato.

Perché questo potrebbe essere il momento giusto per stipulare un mutuo o rinegoziare il mutuo già contratto?

Il motivo è semplice, purtroppo sembra che si stia presentando una nuova spinta inflazionistica, la stessa è determinata da un nuovo aumento dei prezzi energetici. Questo ha portato Lagarde, Presidente della Bce, a sottolineare che nel caso in cui l’andamento dei prezzi dovesse realmente salire, la serie di riduzioni del costo del denaro sarà fermata.

Nulla esclude che potrebbero esserci anche ritocchi al rialzo se l’aumento del prezzo dei prodotti energetici dovesse spingere l’inflazione verso l’alto e causare un aumento dei prezzi a cascata. Per chi ha un mutuo ora a tasso fisso potrebbe quindi questa essere l’occasione per rinegoziare le condizioni del mutuo e ottenere una rata più bassa. Si ricorda che la rinegoziazione deve essere chiesta presso la propria banca. Nel caso in cui la banca non intenda rivedere il tasso di interesse si può chiedere la surroga presso un’altra banca. La banca presso cui è stato contratto il mutuo non può rifiutare la surroga del contratto.

Chi aveva intenzione di acquistare casa e stipulare un mutuo ora può farlo partendo dal presupposto che la rata è più bassa. Visti gli avvertimenti di Lagarde, questo potrebbe essere il momento giusto per stipulare con un tasso fisso.

Chi ha un mutuo a tasso variabile può chiedere preventivi per un eventuale passaggio al fisso.

Leggi anche: Ravvedimento speciale, le spese sono deducibili?

Nadia Pascale

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