Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura, ha reso noto con una circolare del 31 marzo che è ufficialmente aperta la nuova campagna PAC, c’è tempo fino al 15 maggio 2025 per presentare istanza e ricevere i contributi PAC.
La PAC è la Politica Agricola Comune, prevede una serie di contributi economici agli agricoltori. Affinché gli agricoltori possano ricevere gli aiuti è però necessario rispettare le condizioni previste per i vari rami di aiuti e per i vari Ecoschemi. In particolare. La PAC 2023-2027 intende perseguire obiettivi particolari, cioè salvaguardia della biodiversità, tutela dell’ambiente, riduzione di fitofarmaci, aumento dell’antimicrobico resistenza riducendo l’uso di antibiotici negli allevamenti. Riduzione del consumo idrico.
Questo implica che affinché si possa accedere alle risorse economiche della PAC, devono essere rispettati i vari principi.
Dal 2025 c’è un’ulteriore novità. Per poter accedere ai contributi l’istanza deve essere presentata telematicamente attraverso il SIAN, Sistema informativo agricolo nazionale, è un sistema informativo che s’interessa dei settori agricolo, agroalimentare e forestale creato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. Sempre attraverso il SIAN è necessario compilare il Quaderno di Campagna dell’agricoltore. Si tratta di un vero e proprio registro in cui devono essere annotate tutte le attività condotte, ad esempio irrigazione, uso di pesticidi (con data, prodotti e indicazione dell’operatore che ha eseguito l’intervento)
Si ricorda che anche nel caso in cui l’agricoltore volesse accedere a diversi aiuti previsti nella PAC può presentare un’unica domanda. Inoltre gli enti pagatori e le Regioni possono autorizzare la presentazione di ulteriori istanze inerenti aiuti locali.
Nella circolare si ricorda inoltre che possono essere ammessi agli aiuti gli allevamenti misti, ma durante il periodo di osservazione che va dal 1° gennaio 2025 al 30 settembre dello stesso anno è necessario rispettare due condizioni:
Gli allevamenti di bovini di piccole dimensioni possono accedere ai contributi senza adesione al Sqnba ma devono rispettare i turni di pascolamento previsti Il rispetto dell’impegno di pascolamento è verificato dalla Regione o Provincia Autonoma che ha autorizzato la deroga.
Per informazioni di dettaglio si consiglia di rivolgersi ai CAA Centri di Assistenza Agricola, oppure agli organismi pagatori.
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