“Ci dispiace, l’Italia ha abolito il TFR” | Neo pensionato riceve la notizia più brutta: praticamente ha lavorato per niente

In Italia è addio al TFR - Pexels - www.infoiva.com
L’Italia ha detto addio al caro e buon TFR. Un pensionato ha già avuto la brutta notizia di aver lavorato tanti anni per niente.
Il lavoro è uno dei diritti fondamentali su cui è basata la carta costituzionale italiana. Ogni cittadini svolge le proprie mansioni come da contratto stipulato con il proprio datore di lavoro, sia esso un privato sia esso un ente pubblico. Ovviamente, alla fine di ogni mese viene maturato lo stipendio che è accreditato sul conto corrente del lavoratore.
Ogni anno, poi, ognuno matura il proprio TFR, ovvero il Trattamento di Fine Rapporto di cui, di solito, si beneficia quando, terminati tutti gli anni lavorativi, si accede al trattamento pensionistico. Calcolare il proprio TFR è davvero molto, ma molto semplice. Ognuno deve fare attenzione a quella che è la retribuzione annua lorda.
Questa va divisa per 13,5. Poi, si sommano una quota fissa dell’1,5% in base all’indice ISTAT e una variabile nella misura del 75% dell’aumento dei prezzi. Fatto ciò, questa sarà la parte di TFR maturata in un solo anno. Per avere un quadro completo con l’ammontare totale della somma spettante, bisogna calcolare l’ammontare di ogni anno lavorato.
Può sembrare un calcolo astruso, difficile, ma non è affatto così. Si tratta di qualcosa di davvero molto semplice, ma che, stando a quanto è stato deciso, risulta essere anche inutile d’ora in poi. Ebbene sì, avete capito benissimo, perché il TFR è stato completamente abolito. A fare per primo questa macabra scoperta è stato un neo pensionato.
Stop al TFR in Italia: l’amara verità appena scoperta
Immaginate di svegliarvi in un giorno come tanti ed avere una brutta, anzi bruttissima notizia. Immaginate le sensazioni che si provano in quel determinato momento. Bene, è quello che è appena capitato ad un neo pensionato e che capiterà a moltissimi altri nei giorni a venire. Insomma, si tratta dell’ennesima triste notizia in Italia.
Dopo tanti anni di lavoro ci si aspetta di ricevere quanto preventivato ed invece, all’improvviso, ecco che se ne deve fare a meno. In pratica, si finisce col lavorare per niente, dato che tutto ciò che viene messo da parte durante gli anni lavorativi, adesso è andato letteralmente in fumo. Scopriamo insieme quali sono le motivazioni che hanno portato ad una decisione del genere.
I soldi del TFR passano di mano
Possiamo identificare questa decisione appena presa come un vero e proprio passaggio di mano, solo che la mano che li tiene non è quella del cittadino a cui spetterebbero. Ebbene sì, avete capito benissimo, purtroppo l’Italia sta diventando un paese sempre più vecchio e c’é sempre maggiore necessità di far fronte a quelle che sono le enormi spese per il pagamento della totalità degli assegni pensionistici. Ecco che, allora, è stato deciso di mettere mano al TFR e sostenere un cambiamento epocale. Ciò vuol dire che questo tesoretto andrà a sostenere proprio la spesa per le pensioni.
In pratica, passerà tutto in mano all’INPS e nessun lavoratore potrà decidere di immettere il proprio trattamento di fine rapporto all’interno di un qualsivoglia fondo pensione. Attenzione, però, perché i lavoratori non perderanno nemmeno un centesimo di quanto spettante, ma sorgeranno degli obblighi maggiormente restrittivi. Bisognerà, innanzitutto, dire addio agli anticipi di TFR per acquistare una casa o per affrontare spese sanitarie, ad esempio. Insomma, sarà una somma che entrerà in possesso dei lavoratori solo alla fine della loro carriera: agli inizi della loro pensione.