CPB 2025-2026, disponibile il software per aderire

Dopo le fasi preliminare di predisposizione dei nuovi indici ISA, l’approvazione delle specifiche tecniche per l’adesione al concordato preventivo biennale per il 2025-2026 è arrivato il momento di dare il via all’adesione al CPB: l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il software.

Software concordato preventivo biennale online

L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile il software per l’adesione al concordato preventivo biennale 2025-2026 disciplinato dal decreto legislativo 13 del 2024.

Il concordato è un accordo tra Fisco e contribuente per la tassazione da applicare per 2 anni di imposta. L’obiettivo è ridurre l’evasione fiscale attraverso l’attribuzione di una base imponibile, potenziale o probabile, inoltre in questo modo il contribuente può sapere in anticipo quante tasse deve versare. Il concordato preventivo biennale è stata la principale novità introdotta nel 2024, nella precedente edizione l’adesione era aperta in via sperimentale anche ai titolari di partita Iva in regime forfettario, ma solo per l’anno di imposta 2024. Quest’anno l’adesione è, invece, preclusa e spetta solo ai titolari di partita Iva soggetti ISA, cioè partita Iva ordinaria.

Da quest’anno è possibile aderire al concordato preventivo biennale in via autonoma, quindi in modo disgiunto dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Ricordiamo che la dichiarazione dei redditi con il modello Redditi persone Fisiche deve essere presentata entro il 31 ottobre 2025. L’adesione al concordato può invece avvenire entro il 31 luglio 2025.  A questo scopo, nel frontespizio di Redditi è stata inserita la casella “Comunicazione CPB”, da compilare solo in caso di trasmissione in via autonoma. Ancora non è certa la proroga del termine di adesione al 30 settembre.

Come si determina la base imponibile del CPB 2025-2026?

Il CPB 2025-2026 è basato su un accordo con il Fisco inerente la base imponibile, la stessa è determinata dall’Agenzia delle Entrate avendo come punto di riferimento diversi fattori:

  • Reddito dichiarato negli anni precedenti;
  • punteggio ISA, minore è il punteggio ISA, quindi l’indice di affidabilità fiscale e maggiore è la differenza tra i redditi dichiarati negli anni precedenti e la base imponibile oggetto di accordo;
  • ubicazione dell’attività;
  • andamento generale dell’economia.

Per chi aderisce alla proposta del Fisco vi sono delle semplificazioni in tema di controlli, nella maggior parte dei casi comunque la base imponibile è più elevata rispetto a quanto dichiarato in passato. Il software è accessibile attraverso il servizio “Il Tuo ISA” suol sito dell’Agenzia delle Entrate. per accedere è necessario usare le credenziali CIE, SPID o CNS.

Il vantaggio per chi aderisce non è legato solo ai controlli più leggeri, ma anche al fatto che se il contribuente matura nel biennio maggiori entrate rispetto alla base imponibile oggetto di accordo con il Fisco, comunque si versano le tasse concordate.

Leggi anche: Concordato preventivo biennale, adesione e revoca. Istruzioni

Nadia Pascale

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