Dopo la lira, addio anche all’euro | Unione europea, il 20 maggio cambia il corso della storia: il comunicato epocale

Banconote euro

Non si pagherà più in euro - Pixabay - Infoiva.com

Il corso della moneta unica in Europa conosce un passaggio storico. I pagamenti in euro nei prossimi mesi saranno limitati e perfino vietati

Dopo l’addio alla lira, un’altra importante novità si profila per le transazioni economiche in Europa: a partire dalle prossime settimane non sarà possibile pagare in euro per acquisti e operazioni di vario tipo.

Più che una rivoluzione rischia di trasformarsi in un terremoto dalle conseguenze devastanti, un cataclisma che andrà ad intaccare la vita quotidiana di milioni di persone. Pertanto anche la nuova moneta unica è sul punto di sparire?

In realtà non è proprio così, o quanto meno non nelle stesse modalità con cui si è arrivati alla scomparsa della lira. Erano i primi giorni di gennaio del 2002 quando ebbe ufficialmente inizio la nuova era, quella dell’euro.

In questi anni il sistema della moneta unica in circolazione nei Paesi dell’Unione Europea è spesso stato al centro di discussioni e polemiche piuttosto animate. I cosiddetti partiti anti euro hanno più volte auspicato il ritorno alle monete nazionali.

Arriva il crollo dell’euro, non c’è più niente da fare

In realtà, come accennato in precedenza, l’Unione Europea non ha affatto sconfessato l’euro ma ha piuttosto approvato una normativa che introduce un limite massimo di 10.000 euro per i pagamenti in contanti.

Questa misura fa parte di un più ampio pacchetto di norme volte a contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo e al tempo stesso segna un’ulteriore evoluzione verso una maggiore tracciabilità dei flussi finanziari.

Via libera ai pagamenti col bancomat
Via libera ai pagamenti col bancomat – Wikicommons – Infoiva.com

Addio all’euro? Sì, in questo frangente

La decisione, lungamente discussa tra gli Stati membri e le istituzioni comunitarie, mira a rendere più difficile l’utilizzo di denaro contante per attività illecite, spesso preferito per la sua anonimità. Il tetto dei 10.000 euro rappresenta una soglia oltre la quale le transazioni dovranno obbligatoriamente avvenire attraverso strumenti di pagamento elettronici o tracciabili, come bonifici bancari, carte di credito o debito. L’obiettivo principale della normativa è rafforzare la lotta contro la criminalità organizzata e i flussi di denaro sporco. Limitando l’uso del contante per le transazioni di importo elevato, si intende rendere più difficile occultare e movimentare ingenti somme di denaro di provenienza illecita.

Inoltre, la misura mira a contrastare l’evasione fiscale, rendendo più trasparenti gli scambi economici. Per le transazioni di valore superiore ai 10.000 euro sarà necessario ricorrere a metodi di pagamento tracciabili, il che potrebbe comportare una maggiore burocrazia e la necessità di adeguare le proprie abitudini di pagamento. L’addio (parziale) all’euro in forma cartacea per le transazioni di importo elevato è dunque un segnale chiaro della volontà dell’Unione Europea di muoversi verso un sistema finanziario più trasparente e sicuro. Resta da vedere come cittadini e imprese si adatteranno a questa nuova realtà e quali saranno gli effetti concreti sulla vita economica quotidiana.