Ecco la “Festa della Repubblica” in busta paga: 500€ a cranio italiano | Esultano pure i comuni mortali

Grande festa per i lavoratori dipendenti

Grande festa per i lavoratori dipendenti - Wikicommons - Infoiva.com

Finalmente arriva una buona notizia per tanti lavoratori dipendenti: gli aumenti in busta paga sono significativi. Le cifre non mentono

Buone notizie per i dipendenti pubblici italiani secondo quanto diffuso dal Rapporto Semestrale sulle retribuzioni stilato dall’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni).

La novità riguarda in particolare gli stipendi del settore statale che potrebbero registrare aumenti significativi, fino ad oltre 500 euro mensili per ciò che riguarda il periodo compreso tra il 2019 e il 2027.

Si tratta di incrementi di una certa consistenza ai quali si è arrivati grazie a una serie di rinnovi contrattuali e delle risorse stanziate nelle diverse Leggi di Bilancio che mirano a riallineare il potere d’acquisto dei lavoratori pubblici.

Il report dell’ARAN analizza l’andamento delle retribuzioni nei diversi comparti della Pubblica Amministrazione, evidenziando come gli aumenti siano distribuiti in maniera differenziata ma con una tendenza generale al rialzo.

Busta paga più ricca, non resta che esultare

Le stime dell’ARAN prevedono incrementi retributivi medi così ripartiti per comparto: per i funzionari centrali è previsto un aumento medio del 20,43%, che si traduce in circa 562 euro mensili su 13 mensilità. Questo comparto, che include ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici, è tra quelli che beneficiano degli incrementi maggiori.

Il settore sanitario vede invece una previsione di aumento del 21,08%, con un incremento medio mensile di circa 530 euro. Per il personale dirigenziale dell’Area la rivalutazione retributiva può raggiungere anche i 1.500 euro mensili, considerando tutte le risorse.

Aumenti da 500 euro
Ecco gli aumenti da 500 euro – Wikicommons- Infoiva.com

Il pubblico impiego riceve una cascata di euro

Resta infine il comparto che riguarda la scuola pubblica, l’istruzione e la ricerca: in questo ambito specifico l’incremento stimato è del 16,57%, corrispondente a circa 400 euro mensili in più. Il Rapporto dell’ARAN sottolinea che questi aumenti sono resi possibili grazie a risorse finanziarie certe, con una programmazione che si estende fino al 2030. In particolare, sono stati stanziati 10 miliardi di euro per i rinnovi contrattuali del triennio 2025-2027 e circa 11 miliardi di euro per il triennio successivo.

Questa pianificazione, a differenza del passato, dovrebbe garantire incrementi progressivi e regolari, evitando le situazioni in cui le risorse dei primi anni di un triennio erano appena sufficienti a coprire l’indennità di vacanza contrattuale. Secondo il presidente dell’ARAN, Antonio Naddeo, l’aumento delle retribuzioni sarà in linea con l’inflazione prevista per il periodo 2016-2027, garantendo così il mantenimento del potere d’acquisto dei lavoratori pubblici.