“Lei non ha versato l’IMU del 2024” | In arrivo la raccomandata dell’ansia: anche se l’hai già pagata

Scopri subito cosa succede con l'IMU

La busta verde dell'ansia (magellano tech) infoiva.com

Pensavi di essere al sicuro dal pagamento di questa tassa, ma non è così. L’IMU è tornata e devi stare attento alle raccomandate.

Per qualcuno è il mese delle prime gite al mare, per altri è quello delle code al CAF. Giugno, oltre a segnare l’inizio dell’estate, è anche il momento in cui gli italiani devono fare i conti con il fisco. È tempo di dichiarazione dei redditi, ricevute, modelli 730, e soprattutto, IMU.

Quest’ultima è quell’imposta che a livello di cultura generale, non si sa bene cosa sia. Ma cos’è davvero l’IMU? È l’Imposta Municipale Unica, introdotta nel 2011 dal governo Monti, erede della vecchia ICI. Serve a finanziare i comuni, per cui viene applicata sugli immobili che non siano prima casa.

Insomma, se possiedi una seconda casa, un terreno o un fabbricato, sei nel mirino. Il pagamento avviene due volte in un anno: una rata a giugno, l’altra a dicembre. L’idea alla base è quella di ridistribuire le risorse a livello locale, sostenendo i comuni nei loro servizi pubblici. Non tutti parrebbero saperlo: per i contribuenti sono solo altre tasse da pagare.

Tasse, una lingua incomprensibile

C’è una fascia di popolazione che con queste scadenze tributarie lotta più di tutte: le persone anziane. Non per colpa loro, sia chiaro. Per chi è cresciuto in un’Italia molto diversa, fatta di uffici postali e moduli cartacei, capire le logiche dei codici catastali, dei pagamenti online o delle autocertificazioni non è affatto semplice.

L’ignoranza, in questo caso, non è colpevole, ma sistemica. È il mondo che corre troppo veloce, e lascia indietro chi ha meno dimestichezza con la burocrazia digitale. E in un sistema fiscale già poco intuitivo, il rischio di sbagliare è altissimo. E adesso il pericoloso si fa più lampante.

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Denaro (pexels) infoiva.com

La raccomandata dell’ansia

Money.it ha diffuso la notizia, mettendo in guardia in molti tra i cittadini. Potrebbe arrivare a casa tua, infatti, una raccomandata, ossia una busta verde, con l’intestazione del comune di appartenenza. Il contenuto potrebbe essere piuttosto disdicevole, potresti scoprire di dover pagare di nuovo l’IMU. E come mai? Perché l’IMU è un’imposta comunale, quindi i soldi devono finire esattamente nelle casse del comune di riferimento.

Tuttavia, se compilando il bollettino postale ti dimentichi di inserire il codice catastale corretto o sbagli intestatario, il versamento viene annullato. Non nel senso che te lo rimborsano, ma è come non avessi pagato. Risultato? Devi ripagare da capo, e magari con tanto di sanzioni. Una beffa bella e buona, ma purtroppo legale. Il consiglio è quello di verificare con cura ogni dato, partendo proprio dal codice catastale da inserire. In alternativa, ci sono i moduli F24, un po’ meno intuitivi ma più tracciabili.