Sanità, adesso è veramente finita: da domani dovremo pagare l’ingresso in farmacia | Neanche fosse la discoteca

Si dovrà pagare l'ingresso in farmacia

L'ingresso di una farmacia italiana - Facebook - Infoiva.com

Sembra incredibile ma è tutto vero: a partire da metà maggio quando metteremo piede in farmacia dovremo sborsare una certa cifra

La sanità pubblica nel nostro Paese rischia di esplodere. Il SSN sta attraversando un periodo di estrema difficoltà come mai forse è accaduto nel recente passato e le responsabilità di questo sfacelo non sono da attribuire esclusivamente agli attuali governanti.

È da almeno un quarto di secolo che tutte le maggioranze politiche che si sono avvicendate alla guida del Paese hanno operato tagli profondi e indiscriminati alla sanità ed è inevitabile che adesso tutti i cittadini ne stiano pagando il prezzo.

Nelle ultime ore purtroppo abbiamo avuto l’ennesima prova di questo sfacelo, con le famiglie e gli anziani nei panni delle vittime designate. Quanto si sta verificando rischia tra l’altro di creare pesanti malumori nei rapporti tra i cittadini e il personale medico e delle farmacie.

La notizia in questione arriva direttamente dalla Liguria, la Regione destinata a fare da apripista ad una nuova normativa in materia di ticket sanitario. Un provvedimento dalle conseguenze potenzialmente devastanti.

Sanità, questa è una batosta senza precedenti

A partire da metà maggio in tutte le farmacie della Liguria i cittadini saranno chiamati a versare un sovrapprezzo di 2 euro per il pagamento del ticket sanitario. La misura, introdotta dalla Regione Liguria è stata accolta come un balzello iniquo e un ulteriore peso sulle spalle dei cittadini.

La nuova disposizione prevede che ogni volta che un cittadino ligure si recherà in farmacia per pagare una prestazione sanitaria soggetta a ticket (ad esempio, visite specialistiche, esami diagnostici), dovrà aggiungere all’importo dovuto un costo extra di 2 euro.

Problemi in vista per il ticket sanitario
Nuovi problemi per il ticket sanitario – Depositphotos – Infoiva.com

Sanità pubblica allo sfascio, i farmacisti sul piede di guerra

La reazione dei farmacisti liguri non si è fatta attendere. Le principali sigle di categoria hanno espresso con forza la loro contrarietà a questa nuova imposizione, definendola “assurda”, “ingiusta” e foriera di disagi sia per i professionisti che per i pazienti. “Siamo trasformati in esattori per conto terzi”, tuonano i rappresentanti dei farmacisti. Si teme inoltre inoltre che questo provvedimento possa scoraggiare i cittadini dal recarsi in farmacia per il pagamento, creando disservizi e potenziali ritardi nell’accesso alle prestazioni sanitarie.

Anche tra i cittadini serpeggia un certo malumore. In un periodo di difficoltà economica per molte famiglie, l’introduzione di un costo aggiuntivo per un servizio essenziale come il pagamento del ticket sanitario viene percepita come un’ulteriore tassa sulla salute. La misura rischia di colpire soprattutto le fasce più fragili della popolazione, come anziani e persone con patologie croniche che necessitano frequentemente di prestazioni sanitarie e quindi si troveranno a dover sostenere un costo aggiuntivo significativo nel corso dell’anno.