Terremoto nel Ministero dell’Istruzione: “1000€ di tassa di iscrizione a studente” | La scuola diventa roba per ricchi

Arriva la tassa per gli studenti - Canva - www.infoiva.com
Al Ministero dell’Istruzione è successo il finimondo. Occorrono 1000e a studente per la tassa di iscrizione: ormai solo i ricchi possono.
Un terremoto all’interno del Ministero dell’Istruzione ha minato la serenità di tutti. La scuola italiana, ormai, è in balia delle onde e gli studenti si ritrovano a fare i conti con delle vere e proprie batoste economiche. Certo, non è la prima volta che capita e non sarà nemmeno l’ultima, ma, questa volta, la situazione è davvero pesante.
Andiamo per gradi. L’istruzione in Italia è pubblica ed è un diritto di tutti, sancito dalla Costituzione italiana, accedere ai vari gradi di formazione. Inoltre, fino al compimento dei 16 anni si è obbligati a frequentare corsi scolastici o corsi professionalizzanti. Nonostante ciò, però, bisogna dire che i costi non sono affatto bassi.
Tutto l’occorrente scolastico, dalla semplice matita ai libri di testo, passando per tutta la cancelleria e gli zaini, hanno raggiunto costi stratosferici, complice anche la crisi che attanaglia da tantissimo tempo il nostro paese e non ha lasciato illeso nemmeno questo settore. A questo, vanno aggiunti anche i costi per la mensa ed i servizi extra.
Insomma, la frequenza è gratuita, ma il resto ha costi elevatissimi. Tuttavia, fino ad ora, non era mai arrivata una notizia simile a quella di cui abbiamo dato cenno in apertura. Si tratta di una batosta vera e propria dato che occorrono 1000€ a studente per l’iscrizione. Si fa sempre largo una scuola solo per le famiglie italiane più ricche.
Il Ministero dell’Istruzione vacilla dopo la notizia
Lo temevano in molti ed altrettanti cittadini hanno paventato, nel corso degli anni, la possibilità che potesse accadere. Hanno messo su azioni, proteste, petizioni per far sì che la scuola potesse rimanere libera, gratuita ed accessibile a tutti. Tuttavia, stando a quanto appena trapelato, non ci sono affatto riusciti, anzi, hanno avuto il risultato opposto.
Ebbene sì, avete capito benissimo. Quel che è accaduto non può essere più cancellato. Chi non ha questi maledetti 1000 euro non potrà più far nulla: addio frequenza degli studi, addio esami da sostenere, addio cultura. Vediamo nel dettaglio quel che è accaduto e quali sono le reali conseguenze di questa assurda decisione.
“1000€ di tassa di iscrizione a studente”
Riportiamo, in maniera fedele, quelle che sono state le parole che hanno risuonato per tantissimi giorni all’interno delle mura del Ministero dell’Istruzione. La scuola sarà prerogativa per ricchi. Si tratta di un fulmine a ciel sereno, scagliato da un Professore in particolare. Parole durissime che il Ministero in generale ed il Ministro, non hanno preso affatto bene.
Ebbene sì, perché questo professore, insegnante di Diritto Civile all’Università di Bari era solito chiedere 1000€ alle sue studentesse in cambio del superamento dell’esame con bei voti. In realtà, la richiesta di soldi era accompagnata anche da un’alternativa: atti sessuali. Questi ultimi avrebbero fatto sì che si potesse godere di uno sconto del 50% sul passaggio dell’esame. Per fortuna, questo Professore è stato beccato e le studentesse hanno testimoniato facendolo condannare a ben 5 anni di reclusione per induzione indebita. In pratica, ha abusato della sua autorità per indurre altri a commettere azioni in cambio di un voto ottimo all’esame di Diritto Civile.