Tragedia per chi vive in affitto: Meloni ha approvato 700€ di imposta di residenza | Meglio vivere sotto a un ponte

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni - Wikicommons - Infoiva.com
Una nuova tassa sugli affitti: la mazzata definitiva arriva a causa di un provvedimento ad hoc approvato dal Governo di centrodestra
Arriva un’ulteriore doccia fredda nei confronti di tutti coloro che vivono in affitto. L’indiscrezione che circola da qualche settimana riguarda infatti il mercato degli affitti, un settore in grande espansione nel nostro Paese.
Da qualche anno a questa parte sono diminuiti i contratti di locazione di case e appartamenti, mentre sono in crescita quelli delle stanze singole. Singoli lavoratori e soprattutto studenti che si trasferiscono nelle grandi città per studiare e lavorare.
Per tutte queste categorie di persone sarebbe in arrivo un’autentica bastonata, una nuova tassa sulle locazioni varata dal Governo presieduto da Giorgia Meloni. Le voci a tal proposito si sono moltiplicate negli ultimi giorni.
In realtà non si tratterebbe di un nuovo provvedimento, ma della tradizionale imposta di registro già prevista dalla normativa vigente sugli affitti. Niente di nuovo, dunque, da questo punto di vista.
Giorgia Meloni, nuova tassa sugli affitti? Ecco la verità
Quel che è certo è un’inarrestabile e allarmante impennata dei prezzi degli affitti, con una tendenza particolarmente marcata per le stanze singole nelle grandi città. Un fenomeno che sta mettendo a dura prova le tasche di studenti fuori sede, giovani lavoratori e professionisti in mobilità, costretti a confrontarsi con canoni sempre più proibitivi. I dati più recenti evidenziano incrementi a doppia cifra in molte delle principali metropoli italiane.
A Milano ad esempio, il prezzo medio di una stanza singola si attesta ben oltre i 600 euro mensili, con punte che superano ampiamente i 700 euro in quartieri centrali o ben collegati. Anche Roma non è da meno, dove il costo per una singola si avvicina ai 500-600 euro, con alcune zone che sfiorano i 650 euro. Bologna e Firenze seguono a ruota, con aumenti significativi che le posizionano tra le città più care per chi cerca una sistemazione indipendente.
Mercato degli affitti in fermento
Questa situazione sta creando non poche difficoltà in particolare per gli studenti fuori sede, che spesso si trovano a dover affrontare sacrifici economici notevoli o a rinunciare alla possibilità di studiare nelle città desiderate. Anche per i giovani lavoratori, trovare una sistemazione accessibile è diventato un vero e proprio miraggio.
Senza interventi strutturali che incentivino l’offerta di locazioni a lungo termine e soluzioni abitative a prezzi calmierati, la tendenza all’aumento dei canoni, specialmente per le stanze singole, è destinata a persistere nel 2025 e oltre, rendendo il mercato immobiliare delle grandi città sempre meno accessibile.