Ultim’ora Pensioni: salta il pagamento di giugno | Puoi anche piangere: tanto il bonifico non arriverà mai

Un'anziana piange disperatamente - Youtube - Infoiva.com
Una doccia fredda si abbatte su milioni di pensionati. A giugno salterà il pagamento della rata mensile, un autentico disastro per molti
Scatta l’allarme per milioni di pensionati: nel prossimo mese di giugno il pagamento delle pensioni è destinato a saltare. Una notizia tremenda che ha scosso e gettato nella disperazione moltissimi anziani.
Le prime voci hanno iniziato a circolare qualche settimana fa, quando da ambienti molto vicini all’INPS si è parlato di un mancato pagamento delle pensioni per ciò che riguardava il mese di giugno.
Purtroppo i suddetti rumors non erano affatto privi di fondamento, come più di qualcuno sperava fossero. Per questo motivo tra meno di due settimane la rata mensile di milioni di pensioni non sarà erogata.
A quanto pare però lo scenario non è così tragico come apparso su alcuni media in questi ultimi giorni. Esiste una ragione molto precisa per la quale all’inizio di giugno i pagamenti non saranno effettuati.
Pensioni, non è così come sembra: sospiro di sollievo per gli anziani
La verità infatti è ben altra: il pagamento delle pensioni di giugno non salterà, ma subirà un leggero ritardo. Le notizie allarmistiche che circolano online con toni catastrofici sono infondate e frutto di una lettura superficiale del calendario dei pagamenti INPS.
La verità è che lo slittamento di qualche giorno è dovuto a una semplice concomitanza di eventi festivi. L’1 giugno cade di domenica, giorno in cui le banche e gli uffici postali sono chiusi. A seguire lunedì 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica Italiana, un’ulteriore giornata festiva che inevitabilmente influisce sui tempi di accredito.
Pensioni, bisogna avere pazienza
Di conseguenza come da prassi in questi casi, l’INPS ha comunicato che il pagamento delle pensioni di giugno 2025 sarà effettuato martedì 3 giugno, ovvero il primo giorno bancabile successivo alla festività. Questo vale sia per chi riceve l’accredito sul conto corrente bancario o postale, sia per chi ritira la pensione in contanti presso gli uffici postali, seguendo il consueto calendario scaglionato per cognome.
È quindi categoricamente errato parlare di un salto del pagamento o di bonifici che non arriveranno mai. Si tratta semplicemente di un differimento di uno o due giorni rispetto alla consueta data del primo giorno del mese, una situazione ben nota e prevedibile quando i primi giorni del mese coincidono con fine settimana o festività nazionali. È fondamentale, quindi, non farsi prendere dal panico da titoli sensazionalistici e non verificati. Il sistema di pagamento delle pensioni in Italia è solido e affidabile, e lievi ritardi dovuti a festività sono eventi normali e gestiti dall’INPS in maniera trasparente.