9 milanesi su 10 lo lasciano con la presa attaccata | Risultato? 89 euro in più sulla bolletta e tanti saluti allo stipendio

Scopri quale errore commettono tutti

Presa in corrente (pexels) infoiva.com

A Milano pensano di saperla lunga, ma finiscono per pagare di più. Scopri quali errori non commettere per una bolletta più dolce.

La sensazione è che vivere oggi costi più di un tempo, ma a Milano questa sensazione diventa realtà ogni volta che arriva uno scontrino, una bolletta o semplicemente si va a fare la spesa. L’inflazione ha iniziato a correre ormai da un paio d’anni e non accenna a rallentare, trainata da aumenti su ogni fronte: trasporti, alimentari, utenze.

Le famiglie faticano sempre di più a far quadrare i conti, soprattutto nei grandi centri urbani, dove la vita ha sempre avuto un costo alto, ma che oggi ha toccato vette insostenibili. Affitti da capogiro, bollette che sembrano multe e servizi basilari che lievitano mese dopo mese.

A Milano, bastano una pizza e una birra per capire quanto sia cambiato tutto. E se prima con una cifra contenuta si riusciva a far la spesa per una settimana, oggi il carrello si riempie poco e svuota molto il portafoglio. Anche le famiglie con doppio stipendio iniziano a tagliare su spese che fino a poco tempo fa erano considerate irrinunciabili.

Il costo della vita

Il costo dell’energia è uno dei motori principali di questa impennata. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha infatti inciso pesantemente sull’approvvigionamento energetico dell’Europa, generando rincari sulle forniture di gas e una reazione a catena su tutta la filiera elettrica.

In pochi mesi i costi di produzione e distribuzione sono schizzati, con conseguenze immediate sulle bollette di casa. E anche se l’emergenza sembra meno drammatica di un tempo, i prezzi non sono tornati a livelli pre-crisi. Ma non finisce qui.

Scopri quale errore commettono tutti
Prese (pexels) infoiva.com

L’errore milanese

In tutto questo, molti milanesi, nove su dieci secondo alcune stime, lasciano regolarmente dispositivi in standby o addirittura in funzione per ore inutilmente. Il risultato è un aggravio annuo sulla bolletta che può arrivare anche a 89 euro. Una cifra che sembra piccola, ma che nel tempo fa la differenza. Console di gioco come Xbox e Playstation, ad esempio, sono spesso lasciate in modalità riposo per praticità, ma continuano a consumare corrente.

Lo stesso vale per televisori, computer e altri elettrodomestici. Una delle soluzioni più semplici è quella di staccare la spina o usare ciabatte con interruttore per spegnere più dispositivi insieme. Inoltre, approfittare della luce naturale e regolare bene l’uso dell’aria condizionata permette di limitare i consumi. Altri elettrodomestici che si nutrono di energia? Le lavatrici, la lavastoviglie e televisori. Anche forno, bollitore e aspirapolvere fanno la loro parte. Saperli gestire è il primo passo per non sprecare energia e soldi.