“Alle 21 non si deve muovere una foglia” | UFFICIALE: torna il coprifuoco estivo, nessuno deve stare in giro

Una strada deserta per il coprifuoco - Wikicommons - Infoiva.com
Dopo le nove di sera non uscirà nessuno. Sembra un provvedimento simile in tutto e per tutto ai coprifuoco introdotti durante la pandemia
Altro che coprifuoco da pandemia del Covid-19, quello che milioni di cittadini si troveranno ad affrontare sarà qualcosa di molto più pesante. Nei prossimi giorni è infatti previsto uno stop totale alla mobilità.
La sera dopo le 21 ma non solo sarà di fatto impossibile spostarsi e muoversi, anche per percorrere distanze molto brevi. Si vivrà uno scenario praticamente identico a quello vissuto qualche anno fa con il lockdown.
Se nel 2020 furono i governi di buona parte del mondo ad imporre chiusure radicali per contrastare l’insorgere del Coronavirus, stavolta sono cause di forza maggiore a riproporre condizioni in tutto e per tutto simili.
Gli spostamenti saranno consentiti in realtà, non è previsto alcun divieto esplicito come invece accadde in più circostanze tra il 2020 e il 2021. Sta di fatto però che le conseguenze andando sul concreto sono analoghe.
Coprifuoco per tre giorni, è un disastro
In questo caso infatti si tratta di una tre giorni di scioperi a raffica che investiranno l’intero settore del trasporto pubblico. Un allarme rosso previsto per la metà di giugno: le date del 14, 15 e 16 giugno sono segnate in calendario da un potenziale blocco quasi totale dei servizi.
I pendolari, i viaggiatori e i turisti sono chiamati a prepararsi a disagi significativi, con interruzioni previste per treni, autobus, tram e funicolari. Le regioni coinvolte sono tre e tutte avranno a che fare con problemi enormi.
Tre regioni completamente paralizzate: ecco il coprifuoco dei mezzi
Trattasi di Lombardia, Sardegna e Campania dove i lavoratori del trasporto pubblico incroceranno le braccia per rivendicare migliori condizioni lavorative, rinnovi contrattuali e questioni legate alla sicurezza e alla riorganizzazione del settore. Si comincia nella giornata di sabato 14 quando sarà coinvolto l’intero trasporto pubblico locale: autobus, tram urbani ed extraurbani resteranno fermi per ore, oltre a possibili interruzioni dei servizi su funicolari. L’impatto sarà avvertito soprattutto dai pendolari giornalieri e da chi si muove per impegni lavorativi o personali.
Domenica 15 giugno sarà la volta dei servizi ferroviari, con scioperi che interesseranno il personale di bordo e di terra, causando cancellazioni o ritardi prolungati per i treni regionali e interregionali. Le fasce orarie di garanzia, solitamente previste per i servizi essenziali nelle ore di punta, saranno cruciali per mitigare i disagi, ma la situazione richiederà comunque un’attenta pianificazione degli spostamenti. La chiusura del trittico è prevista per lunedì 16 con uno sciopero che colpirà autobus e treni, o con un focus specifico su un’area metropolitana di grande affluenza.