“Annunciamo l’aumento del 12%” | IVA, angoscia commercianti: lo Stato ci mangerà tutto il fatturato

Aumento dell'IVA (Fonte: Redazione) - www.infoiva.com
Come mai si parla di aumento dell’IVA al 12% sul fatturato? Questa informazione ha angosciato i commercianti, ecco di cosa parliamo.
Quando si inizia un’attività lavorativa differente da quella del lavoro dipendente, sia essa nel privato o nel settore pubblico, il cittadino sa perfettamente di doversi aprire la P.IVA, qualora la sua fosse un’attività lavorativa continuativa.
Dopo aver svolto tutte le procedure, in autonomia o tramite mediazione del commercialista, ci saranno diversi passaggi da seguire, arrivando poi alle tasse da pagare nei mesi prestabiliti.
In tutto ciò, in base al tipo di impiego che si andrà a svolgere, bisognerà attivare la P.IVA forfettaria o quella a regime ordinaria, le quali si differenziano per fatturato e per detrazioni.
Per i forfettari non c’è IVA, mentre per gli ordinari sì, motivo per cui la notizia che sta circolando di un aumento del 12% sta facendo preoccupare i commercianti. Ecco di cosa si tratta.
Quando versare l’IVA per chi ha il regime ordinario
Come riportano da fiscozen.it, chi ha la Partita IVA a regime ordinario deve aggiungere l’importo dell’IVA nelle fatture specificando la percentuale applicata, più il versamento periodico dell’IVA che è stato incassato dalle vendite.
Il versamento dell’IVA inoltre può avvenire in due modi: trimestralmente, per chi ha un’attività con un incasso minore agli 800.000 euro per la vendita di beni o meno di 500.000 euro per prestazione di servizi, dovendo effettuare poi il versamento entro il 16 maggio, 20 agosto, 16 novembre e 16 marzo dell’anno successivo; mensilmente, da pagare entro il 16 del mese successivo tramite il modello F24, se l’attività incassa più di 800.000 euro per la vendita o più di 500.000 euro per la prestazione di servizi.
L’aumento dell’IVA
Detto ciò, come mai si parla di un aumento dell’IVA dal 10% al 22%, facendo agitare i commercianti? Ebbene, come riportano da fiscozen.it, gli scaglioni dell’IVA sono: 4% (per alimentari, bevande, libri, musica e giornali); 5% (per alcuni strumenti sanitari); 10%, per la fornitura di energia elettrica e del gas per usi domestici e medicinali; 22% (per la maggior parte dei prodotti, come ad esempio vestiti e scarpe).
L’aumento in questione del 12% riguarda tutti quegli articoli che prima della modifica erano al 10%, venendo poi spostati nella categoria generica, quindi del 22%. Ricordatevi che per calcolare l’IVA, dovrete moltiplicare il prezzo di vendita per la percentuale IVA relativa a quel determinato prodotto da tassare.