Annuncio ufficiale: “terza guerra mondiale” | Arrivata la chiamata: milioni di italiani in lacrime davanti al tv

Putin (web) infoiva.com
La terza guerra mondiale? Per il Premier non è un rischio ma una certezza assoluta.
Lo scenario internazionale si fa sempre più inquietante. Il 22 giugno, l’ennesimo tassello si è aggiunto a un mosaico già instabile: l’Iran è stato colpito da un attacco statunitense che ha preso di mira tre siti nucleari. Ma questa non è stata la prima mossa della catena.
Tutto è iniziato con i bombardamenti israeliani su obiettivi strategici iraniani. Da lì la reazione, con l’Iran che ha contrattaccato colpendo Tel Aviv e altre zone sensibili dello Stato ebraico. Gli Stati Uniti sono entrati in scena subito dopo, sferrando un attacco chirurgico ma simbolicamente pesantissimo.
Un effetto domino che rischia di travolgere i già fragili equilibri geopolitici globali, con un’escalation che da “locale” potrebbe trasformarsi in globale nel giro di pochissimo tempo. Mentre i riflettori sono puntati sul Medio Oriente, continua anche la guerra in Ucraina, che da oltre due anni oppone Kiev e Mosca in un conflitto logorante.
Putin e la guerra
La Russia, sotto la guida di Vladimir Putin, non ha mai arretrato di un passo, imponendo la sua linea anche a costo di sanzioni, isolamento e tensioni crescenti con l’Occidente. Il presidente russo, al potere da oltre vent’anni, è diventato il volto di una politica muscolare che sfida apertamente la NATO e gli Stati Uniti.
L’obiettivo? Rivendicare uno spazio egemonico perso dopo il crollo dell’URSS. E ogni giorno, tra bombardamenti, armi inviate, attacchi missilistici e blackout diplomatici, la situazione si avvicina sempre più a una soglia pericolosa. In questo clima di instabilità, una frase del passato è tornata a circolare con forza.
La terza guerra mondiale
Era il 2018, in diretta televisiva dalla sessione annuale di domande e risposte: Vladimir Putin, allora al suo quarto mandato, parlava del rischio di una terza guerra mondiale nei seguenti termini, citando Einstein: “La consapevolezza che una Terza Guerra Mondiale potrebbe significare la fine della civiltà dovrebbe bastare a dissuadere tutti dal prendere decisioni avventate. Non so con quali armi verrà combattuta la Terza Guerra Mondiale, ma la Quarta sarà combattuta con bastoni e pietre”.
Parole che a quel tempo suonavano assurde e che invece oggi sembrano quasi un presagio. Con milioni di italiani davanti alla tv a seguire gli sviluppi internazionali, la rassegnazione si è mischiata alla paura. In molti italiani hanno rivisto quelle immagini e si sono commossi, colpiti da quanto l’attualità sembri ripercorrere fedelmente il timore di sette anni fa. Le lacrime scorrono. Nessuno vuole la guerra, eppure si continua a camminare dritti verso di essa.