“Comunichiamo il fallimento dell’azienda” | Volevano fare come il McDonald’s, sono finiti come la Parmalat

scopri cosa succede a questo locale

McDonald's (pexels) infoiva.com

Un locale a due passi da te chiuderà per sempre se fallisce in questo modo. Scopri subito di che cosa si tratta.

L’ambizione è un’arma potente, ti carica, ti prende, ti consente, spesso, di fare grandi cose. Tuttavia, il confine tra ambizione e illusione è davvero molto labile. Per questo motivo, esistono infatti realtà che fanno male i conti e si ritrovano dopo poco tempo a dover dichiarare bancarotta.

Molti sono i progetti falliti nel corso della storia, talvolta anche solo a causa di una tempistica sbagliata o di un brevetto non acquistato prima. Diversamente invece è andata per i colossi di Mc Donald’s e Burger King, i quali sono riusciti ad accaparrarsi il mercato, pur spartendosi il medesimo target.

Questo è stato possibile grazie alle rispettive e sopraffini campagne di marketing, che negli Stati Uniti assumono la forma di competizioni quasi verbalmente violente e scorrette. Questo è in linea con il modo di fare pubblicità lì presente, come è stato fatto notare anche sui social. Ma adesso? Che uno dei due colossi stia collassando?

Mc Donald’s o Burger King?

La rivalità tra le due identità citate è nota a tutti. In molti criticano a Mc Donald’s la qualità delle patatine, cotte in olio ritenuto cotto e stracotto, perciò estremamente calorico. Altri invece criticano a Burger King la qualità della carne scelta. Ma non è tutto.

In generale, negli ultimi anni, i due brand sono stati presi di mira per i prezzi: prima, i consumatori erano soliti scegliere uno dei due colossi per una convenienza economica. Difatti era risaputo che la carne non fosse di prima qualità, ma almeno i costi erano contenuti. Adesso, mangiare lì equivale a una spesa equivalente del ristorante. A che pro?

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Patatine del Mc (pexels) infoiva.com

La chiusura in stile Parmalat: addio al rivale del Mc

Quifinanza.it ha diffuso le informazioni in merito. A quanto pare, il colosso statunitense avrebbe ispirato un’altra realtà aziendale tutta italiana: Burgez. Si tratta di una catena di fast food sorta nel nord Italia, ma che si è espansa anche al centro, a Roma. La particolarità di questa realtà risiedeva nel marketing aggressivo: lo slogan di Burgez era infatti una provocazione al modello che aveva ispirato questa avventura, il Mc.

“Il primo vero burger in Italia” è un colpo diretto a tutti i fast food presenti, infatti. Tuttavia, ciò che è capitato all’azienda è un misto di debiti e sfortuna. L’irriverenza ha valso a Burgez una notorietà non da poco, nonché un certo fatturato elevato, ma nelle ultime settimane non è bastato. La crisi ha colpito anche loro, tant’è che il 15 ottobre 2025 ci sarà un’udienza con i creditori per discutere di debiti ammontanti a circa 30.000 euro. La parabola di Burgez finisce qui.