Ferie, cambia tutto: ecco il Superbonus Estate 2025 | Entri in vacanza a luglio e torni a settembre

Persona in vacanza su amaca (pexels) infoiva.com
Le ferie stanno per subire una modifica incredibile e inaspettata. Finalmente riuscirai a goderti il caldo.
L’estate è da sempre il momento più atteso per chi desidera staccare la spina, ritrovare il proprio equilibrio e dedicarsi al tempo libero. Le mete preferite degli italiani confermano una predilezione per il territorio nazionale: Sardegna, Puglia, Sicilia e costiera amalfitana continuano a dominare le classifiche.
Di seguito le Dolomiti, per chi preferisce l’aria di montagna e anche le destinazioni internazionali, con la Grecia, la Spagna e i Paesi del Nord Europa tra le scelte più ricorrenti. Il mare resta il grande protagonista, ma aumenta l’interesse per formule alternative come agriturismi, cammini culturali e turismo lento.
Tuttavia, le ferie estive non sono solo un’opportunità di svago, ma anche una necessità fisiologica e psicologica. Il diritto al riposo, sancito da normative nazionali e internazionali, è fondamentale per il benessere individuale e collettivo. Tuttavia, non tutti riescono a usufruirne in modo omogeneo. Almeno fino ad ora.
L’aspetto sociale della vacanza
Il calendario produttivo, la disponibilità economica e la tipologia di contratto incidono fortemente sulla scelta di partire in un momento piuttosto che nell’altro. In un contesto di crescente precarietà e turnazioni flessibili, molte persone faticano a programmare periodi di stacco sufficientemente estesi.
Non solo: alcune di queste persone sono obbligate a partire per le vacanze estive in momenti specifici dell’estate che spesso non corrispondono a quelli convenzionalmente accettati da tutti. Ad esempio, chi parte a settembre è spesso preso di mira da chi è partito in precedenza. Succede anche all’inverso: la settimana di ferragosto in vacanza è molto ambita.
Il superbonus estivo: in cosa consiste
Il superbonus estivo del 2025 è una prassi non ufficiale ma ormai diffusa, che interessa i beneficiari della legge 104. La normativa prevede, per i lavoratori disabili o per chi assiste una persona con disabilità, la possibilità di usufruire di permessi retribuiti da distribuire nell’arco dell’anno. A questi si sommano le ferie annuali e, in alcuni casi, anche i congedi straordinari previsti dalla legge 151.
Il risultato, per chi gestisce con attenzione il proprio calendario, è la possibilità di costruire una lunga pausa estiva, prolungando le vacanze ben oltre il consueto mese di luglio o agosto. La chiave è non concentrare tutti i permessi consecutivamente, ma utilizzare ferie, permessi e congedi in maniera cumulativa e strategica. Questo consente, in alcuni casi, di estendere la propria assenza lavorativa anche fino a due mesi, garantendo comunque la copertura previdenziale e il rispetto delle normative.