Il mare più letale al mondo è in Italia: ti fai il bagno qui ed esci con le metastasi | Peggio delle malattie terminali

Questo è il mare più letale al mondo - Canva - www.infoiva.com
Brutte notizie in vista dell’estate 2025: in Italia c’è il mare più letale al mondo. Chi si fa il bagno qui esce con le metastasi. Del resto, il mare inquinato in Italia non è una novità se guardiamo ai report di Legambiente degli scorsi anni.
L’estate 2025 è alle porte e già le temperature iniziano a dare i primi segnali di rialzo. Salvo qualche eccezione, infatti, il tempo si presenta fortemente soleggiato con una leggera brezza a rinfrescare le giornate degli italiani. Ovviamente, estate vuol dire vacanze e sono tanti i cittadini che hanno prenotato il proprio viaggio rilassante.
Ebbene sì, perché molti sono previdenti ed iniziano a pensare alle proprie ferie estive già dal mese di gennaio. In questo modo possono scegliere i posti migliori, gli alberghi e le case vacanza che più aggradano loro. Insomma, è come se avessero la precedenza per accaparrarsi le mete migliori possibili ed anche a costi inferiori rispetto al solito.
Poi ci sono quelli che attendono le offerte last minute. Si riducono all’ultimo per prenotare e, in alcuni casi, possiamo dire che fanno davvero molto, ma molto bene. Pochi giorni prima della partenza possono fruire di offerte incredibili che consentono di andare in vacanza a costi azzerati. In ogni caso, però, le mete preferite, ovviamente, sono quelle di mare.
Si attende un anno intero pur di immergersi nelle acque della propria località di mare preferita, ma quest’anno le notizie che arrivano sono poco rassicuranti. Anzi, possiamo dire che siano tragiche perché, come già accennato in precedenza, il mare più letale che esista al mondo si trova proprio nel nostro Paese.
In Italia infatti molti tratti di costa sono tutt’altro che salubri, vuoi per i prodotti chimici usati in agricoltura che finiscono nei fiumi (e quindi in mare), vuoi per strutture di depurazione mancanti o inadeguate che finiscono per tracimare proprio quando i turisti si affollano in certe località turistiche, o persino per scarichi di produzioni industriali riversati direttamente in mare come nel caso di Rosignano in Toscana, famosa per le sua spiagge caraibiche ma non balneabili proprio per via di tali scarichi del vicino stabilimento chimico (ovviamente la gente ci si affolla lo stesso, cosa non si fa per una foto su Instagram….).
Un solo bagno in questo mare rischia di essere letale
Tuffarsi in acqua, nuotare, rinfrescarsi dalla calura estiva è il sogno di tutti i cittadini dopo un anno intero passato al chiuso dei vari luoghi di lavoro. Purtroppo, però, il mare può portare conseguenze assai spiacevoli a tutti coloro che lo frequentano. Ebbene sì, avete capito benissimo, esistono diversi fattori di rischio che possono portare anche all’insorgenza di diversi tumori anche nel nostro meraviglioso Mediterraneo.
Questi possono trasformarsi in metastasi che vanno a minare proprio la continuazione della vita. Per evitare tutto questo, bisogna tenere in seria considerazione alcuni dati forniti dai vari enti preposti. Arrivano costantemente a fare sì che si tenga alta la guardia. Inoltre, poi, prima di fare il bagno, bisognerebbe controllare anche de visu lo stato delle cose.
Allarme spiaggia: da tenere sotto controllo non solo il mare
Quando ci si reca in spiaggia, oltre la qualità delle acque c’è da tenere in considerazione un altro fattore altrettanto serio e rischioso. In estate, oltre la voglia di farsi il bagno, infatti, c’è voglia di stare al sole e di portarsi a casa quella che tutti definirebbero ‘l’abbronzatura perfetta“. Per farlo, ovviamente, bisogna esporsi al sole ed ai suoi raggi.
È questo uno dei fattori di rischio principali per l’insorgenza di tumori della pelle come i melanomi. Pensate che ne esistono ben 10 e 9 di questi sono ampiamente evitabili. Per farlo, bisogna proteggersi con una delle tantissime creme solari che il mercato mette a disposizione. Attenzione, però, perché quella utilizzata l’anno precedente va assolutamente buttata dato che dopo 12 mesi perde la sua efficacia. Infine, ci diciamo che per stare davvero tranquillo, la crema protettiva va messa anche quando è nuvoloso e si pensa che il sole non possa fare danni.