IRPEF, il trucchetto legale per scaricarla dalla busta paga | Addio addizionale regionale: non ci mancherai

Scopri come scaricare l'IRPEF

Lavoratrice felice (pexels) infoiva.com

Non tutti conoscono questo segreto, ma ora te lo riveliamo noi. L’IRPEF non sarà più un problema per te d’ora in poi.

L’IRPEF è l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche e prende una fetta consistente degli stipendi di tutti i lavoratori dipendenti. È progressiva, quindi più guadagni, più versi. Ma anche se il tuo stipendio è nella fascia medio-bassa, lei c’è lo stesso. Non fa sconti a nessuno.

In un momento storico in cui fare la spesa costa come una cena stellata e un pieno di benzina ti fa rimpiangere la crisi del 2008, l’IRPEF è la classica tassa che aggiunge il carico da novanta. E quando si avvicina l’estate, il conto corrente sembra un campo di battaglia: climatizzatore, aperitivi, bollette, biglietti del treno. Tutto si somma.

Eppure l’IRPEF non è sola: nella busta paga si nasconde anche l’addizionale regionale, una piccola tassa extra che cambia da regione a regione. Spesso ci passa inosservata, ma se si somma a tutto il resto, fa la differenza. E come ogni estate italiana, arriva puntuale quando si vorrebbe solo prenotare un bungalow vista mare.

Le vacanze italiane

Ferie, spiagge e ombrelloni: i dipendenti pubblici lo sanno, giugno e luglio sono il momento perfetto per ricaricare le batterie. Dopo un anno di scrivanie, call e moduli da firmare, arriva il momento del meritato riposo. Non che basti a dimenticare i dodici mesi passati, ma almeno c’è la consolazione del frigo pieno e dei piedi nella sabbia.

E poi c’è chi parte per davvero, spostandosi di regione in regione e portandosi dietro non solo la valigia, ma anche, purtroppo a volte, il computer per mantenere la propria disponibilità attiva. In alcuni di questi contesti, però, il lavoratore fa una furbata che riguarda l’IRPEF. Assolutamente legale.

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Il segreto per scaricare l’IRPEF

Money.it ha diffuso le informazioni. Il trucco sta qui: ogni mese, sulla busta paga, compare una trattenuta chiamata addizionale regionale IRPEF. Non è una cifra fissa per tutti: cambia in base alla regione di residenza del lavoratore. L’aliquota base è dell’1,23%, ma possono aumentarla fino a un massimo del 3,33%. Questo vuol dire che in alcune zone d’Italia si paga quasi il triplo rispetto ad altre, a parità di stipendio.

Perciò, chi vuole alleggerire il peso fiscale può valutare di trasferire la propria residenza in una regione più conveniente. Tuttavia non è un’operazione da prendere alla leggera: serve un vero cambio di domicilio, con tutte le implicazioni del caso. Ma può rappresentare una scelta intelligente, specie per chi lavora da remoto o ha flessibilità geografica. Attenzione però: anche se ci si trasferisce nel 2025, da gennaio a novembre continuerà a essere trattenuta l’addizionale del 2024, legata alla vecchia residenza.