Ma quale patente e libretto? Da oggi questi documenti non valgono più | Rivoluzionati i posti di controllo

Ma quale patente e libretto? Da oggi questi documenti non valgono più | Rivoluzionati i posti di controllo

Patente (infoiva.com)

Non lo sapevi? Adesso non hai più alcun diritto se possiedi questo genere di documenti. Scopri tutto ciò che c’è da sapere.

Per decenni, ogni automobilista italiano ha conservato con cura due documenti fondamentali: la patente e il libretto di circolazione. La prima certifica che puoi guidare un’auto, il secondo attesta che quell’auto è tua o comunque sei autorizzato a usarla.

Insieme, formano una coppia inseparabile, tirata fuori con timore reverenziale ogni volta che un posto di blocco si materializza sull’asfalto. Eppure, nonostante siano da sempre il simbolo del controllo stradale, oggi qualcosa cambia. Anzi, è già cambiato.

Il loro valore come unico strumento di identificazione e controllo è sempre più relativo e chi ancora li considera indispensabili rischia di non essere aggiornato sul mondo che corre veloce verso la digitalizzazione. Ma non è tutto.

Il nuovo ordine digitale

Negli ultimi anni, l’Italia ha accelerato la corsa alla semplificazione amministrativa. Prima è arrivato lo SPID, poi la CIE (Carta d’Identità Elettronica). Entrambi strumenti nati per rendere più semplice e sicura l’identificazione dei cittadini nei rapporti con la pubblica amministrazione.

Ma ora stanno prendendo piede anche nei controlli stradali, nei varchi di accesso, nei servizi aeroportuali. Si tratta di un cambio di paradigma: da documenti cartacei a strumenti digitali, che centralizzano l’identità e la rendono più tracciabile.

Posto di blocco – Depositphotos – www.infoiva.com

La rivoluzione

E qui arriva la doccia fredda. Patente e libretto vanno bene in Italia, anche se con riserva. Ma se decidi di prendere un volo per un paese extra-UE, non servono a nulla. Non puoi mostrare la patente al gate, né sperare che il libretto ti apra le porte di un controllo doganale. Ti serve il passaporto. Il fraintendimento nasce spesso dal fatto che la patente è un documento ufficiale, ma non è valido per l’espatrio. Succede allora che qualcuno si presenti all’aeroporto con il solo tesserino rosa e venga respinto direttamente al check-in.

Altre volte, chi ha il volo internazionale crede di cavarsela mostrando la CIE, senza sapere che nei paesi fuori dall’UE nemmeno quella è accettata. Insomma, le regole ci sono, ma non sempre sono chiare per chi viaggia poco o si affida ancora ai vecchi metodi. La legge non perdona: senza passaporto, niente viaggio. E il rischio di restare a terra è altissimo, soprattutto d’estate quando i controlli si intensificano. Il vero documento che conta oggi per l’estero non è né la patente né il libretto. È il passaporto, il libricino con copertina bordeaux che molti hanno dimenticato in fondo a un cassetto.