“Pronto, parlo coi Carabinieri?” “Salve, sono 10€ per la chiamata” | Il 112 diventa a pagamento: occhio alla ‘tassa’

Carabinieri a pagamento: arriva un'altra tassa - Canva - www.infoiva.com
Il 112, il numero delle emergenze, diventa a pagamento. D’ora in poi, solo per la chiamata ai Carabinieri, occorrono ben 10 euro: un’altra tassa.
Il 112 è il numero unico europeo delle emergenze e, nel nostro paese, consente di allertare i soccorsi, richiedendo l’aiuto di Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Soccorso Sanitario, Soccorso in mare e, ovviamente, anche dei Carabinieri. Sono davvero tantissimi i cittadini che se ne avvalgono giorno dopo giorno per richiedere aiuto.
Tutte le forze messe in campo fanno di tutto per far sì che possano essere evase tutte le richieste e, soprattutto, che la loro totalità si risolva in maniera positiva. Come già accennato, rientra n questo numero di emergenza anche l’Arma dei Carabinieri, un corpo molto amato, anzi, oseremmo dire il più amato dagli italiani.
Esiste da ben 200 anni. Si tratta di un Corpo delle Forze dell’Ordine che ha servito prima la Monarchia e, poi, ovviamente, anche la Repubblica, dopo il referendum che, nel 1946, ne ha sancito la vittoria. Fino ad ora, però, gli interventi risultavano totalmente gratuiti. Non si doveva pagare nemmeno un solo centesimo per avere il loro ausilio.
Ora, invece, è giunta una notizia che nessuno avrebbe mai pensato potesse arrivare: le chiamate saranno a pagamento. Ebbene sì, avete capito benissimo. Anche solo la chiamata al numero di emergenza per richiedere l’intervento dei Carabinieri avrà un costo e questo si attesta a ben 10 euro. Scopriamone insieme i motivi.
Devi pagare per la chiamata: attenzione alla nuova “tassa”
Come abbiamo già avuto modo di accennare, una notizia del genere potrebbe sembrare assai strana e, soprattutto, campata in aria. Purtroppo, però, non è affatto così ed è già capitato a moltissimi cittadini di ritrovarsi con una risposta del genere ad una loro chiamata. Ebbene sì, avete capito benissimo e non si tratta di casi sporadici, isolati.
In pratica, i cittadini protagonisti della vicenda si sono ritrovati con quella che è in tutto e per tutto una nuova tassa da pagare, ma questa volta solo per chiamare e richiedere aiuto a causa di un’emergenza che è capitata loro. Una vera e propria rogna che sta facendo discutere in molti, ma che, purtroppo, nasce da un episodio molto, ma molto negativo.
Chiamate ai Carabinieri a pagamento: è una tassa truffaldina
Quella di cui stiamo parlando potremmo definirla come una tassa sulla sicurezza dato che al centro della vicenda ci sono finiti i Carabinieri. Invece, questi ultimi non c’entrano nulla con tutto quello che sta succedendo, anzi, hanno fatto di tutto per far sì che la situazione potesse risolversi per il meglio. Ebbene sì, perché la tanto decantata tassa non è altro che una truffa.
Sono davvero tanti i cittadini che ne sono diventati vittime, cadendo nella trappola di questi criminali. La vicenda in questione è avvenuta in Sicilia, precisamente a Patti, un Comune in Provincia di Messina. La protagonista è un’anziana che ha ricevuto una chiamata da due malviventi che la avvisavano dell’arresto di suoi parenti. Hanno proseguito, poi, chiedendo alla signora il pagamento di una cauzione in soldi o in gioielli per il loro rilascio. L’anziana ha acconsentito al pagamento, ma, per fortuna, i Carabinieri, hanno arrestato i due truffatori con soldi ed oggetti preziosi al seguito.