Questa è la malattia più “desiderata” dai lavoratori italiani: ti becchi 600mila euro dallo Stato | 2 generazioni sistemate

Un elevato risarcimento

Un elevato risarcimento (Fonte: Canva) - www.infoiva.com

Perché qualcuno ha dichiarato sui social che questa sarebbe la malattia più “desiderata” dai lavoratori italiani per guadagnare 600mila euro dallo Stato? Facciamo chiarezza.

È proprio vero, molte volte sui social, i cosiddetti “leoni da tastiera”, perdono realmente un’occasione per stare zitti o in questo caso per non postare nulla. Si fanno battute sciocche su argomentazioni molto complesse e delicate.

Lo vediamo anche con quella che ormai è definita la “guerra” tra vaccinati e non vaccinati. A prescindere dal fatto che ognuno dovrebbe essere libero di decidere della propria vita come meglio crede, com’è possibile che qualcuno, possa esultare se qualcuno si è sentito male o peggio ancora ha perso la vita perché del polo opposto al proprio?

Si leggono commenti talmente privi di sentimenti che l’unica speranza è quella che i parenti della persona venuta a mancare possa evitare di leggerli, come con il caso emerso in questi giorni. Ecco perché qualcuno ha definito questa come la malattia “più desiderata” dai lavoratori, soltanto perché la famiglia ha ottenuto quel rimborso da 600mila euro da parte dello Stato. Facciamo chiarezza.

Il caso che ha scioccato l’Italia

Il fatto in questione, come riportano da orizzontescuola.it, riguarda un lavoratore deceduto purtroppo nel 2016, a causa dell’insorgenza di un mesotelioma pleurico, patologia connessa all’esposizione di amianto. Come possiamo leggere, l’uomo, un assistente tecnico, attivo per ben 15 anni nei laboratori e nelle officine dell’istituto “avrebbe gestito macchinari, manipolato materiali contaminati e smaltito rifiuti pericolosi senza adeguati dispositivi di protezione”.

La diagnosi è arrivata nel 2014 e il decesso è avvenuto purtroppo due anni dopo e secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), altri lavoratori del medesimo istituto “hanno manifestato patologie simili, e un caso ha riguardato anche uno studente”.

Un risarcimento di 600mila euro alla famiglia
Un risarcimento di 600mila euro alla famiglia (Fonte: Canva) – www.infoiva.com

Il rimborso di 600mila euro per questa malattia

Ecco perché qualcuno in maniera molto cinica sui social, avrebbe rivelato che questa sarebbe la malattia più “desiderata” dai lavoratori italiani, dove il rimborso ricevuto verso la famiglia è stato di 600mila euro, da parte dello Stato, anche se quella famiglia avrebbe preferito avere a casa il proprio congiunto piuttosto che quei soldi. A ogni modo, come riportano da orizzontescuola.it, la Corte d’Appello di Trieste ha condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito a risarcire la famiglia dell’ex aiutante tecnico dell’Istituto A. Volta di Trieste, con la somma riportata in apertura. “La decisione ha riformato la sentenza di primo grado, riconoscendo la correlazione tra il decesso dell’uomo e l’esposizione all’amianto durante il servizio scolastico”.

La vicenda triestina non è purtroppo un caso isolato in quanto l’ONA guidato da Ezio Bonanni avrebbe segnalato oltre 2.000 scuole italiane che presentano ancora tracce di amianto, con 2292 edifici non ancora bonificati al 2021. Le aree maggiormente coinvolte riguarderebbero Torino con 66 scuole non bonificate, Milano con 89 e Genova con 154. Sul piano epidemiologico, fino al 2021, sono stati registrati circa 500 decessi per patologie correlate all’amianto tra cui 130 casi di mesotelioma.