“Salve, prendo 14 giorni di ferie” “Rifiutiamo” | UFFICIALE: rivoluzione alle porte dell’estate, da oggi è un loro diritto

Addio ferie: hanno il diritto di negartele - Canva - www.infoiva.com
Rivoluzione a pochi giorni dalla stagione estiva. Ora possono rifiutarsi di concedere le ferie: si tratta di un loro diritto.
L’estate è alle porte e con essa aumenta la voglia di evadere dalle quattro mura di casa e, soprattutto, da quelle del posto in cui si lavora. Aumenta la voglia di stare all’aria aperta, di stare al sole, di andare in vacanza che sia al mare o in montagna. Sono già molti i cittadini che stanno pensando proprio alle località in cui trascorrere una parte di questa stagione.
Alcuni, in realtà, hanno già prenotato tutto, dall’albergo al lido balneare, passando per i percorsi benessere. Sono quelli che vogliono arrivare in vacanza ed avere già tutto pronto, a disposizione, a portata di mano sin dal primo giorno. Certo, poi ci sono quelli che, invece, si riducono sempre all’ultimo momento.
Fanno corse assurde per poter accaparrarsi una meta low cost che possa dare sollievo dopo un anno intero passato a lavorare dalla mattina alla sera. Ovviamente, per poter permettersi di villeggiare in estate, bisogna chiedere dei giorni di ferie al lavoro. Basta fare una semplice domandina che il “capo” firma dopo averne preso visione.
Purtroppo, però, come già accennato in apertura, quest’anno è cambiato completamente tutto. Saranno in molti che, anziché avere il visto sulla richiesta, si ritroveranno con un netto rifiuto. Ebbene sì, avete capito benissimo. È un loro diritto e moltissimi lavoratori si ritroveranno incollati al loro posto anche durante i giorni più caldi dell’anno.
È ufficialmente partita la rivoluzione: addio ferie
I datori di lavoro, da quest’anno, potranno rifiutarsi di concedere i giorni di ferie ai dipendenti che le richiedono. Si tratta di una decisione davvero assurda, ma che, purtroppo, non può essere cancellata. Ebbene sì, le ferie saranno un terno al lotto. Nessuno è in grado di sapere se verranno concesse o meno e se si potrà andare finalmente al mare o in montagna.
Per fortuna, però, la notizia non riguarda tutti i lavoratori. Infatti, la normativa parla chiaro solo ed esclusivamente per un comparto lavorativo e, soprattutto, per alcuni cittadini che ne fanno parte dopo aver firmato il loro contratto. Fatte queste dovute precisazioni, scopriamo chi non rientra tra i fortunati villeggianti di quest’anno.
No alle ferie a giugno per chi ha questo contratto
I contratti di lavoro sono diversi l’uno dall’altro e, pertanto, bisogna fare attenzione all’atto della firma, altrimenti non si conoscono quelli che sono i propri diritti, ma anche i propri doveri. È proprio questo il caso di una particolare categoria di lavoratori italiani che, secondo normativa, non hanno affatto diritto al godimento delle ferie maturate. Parliamo di coloro che sono all’interno delle istituzioni scolastiche del nostro paese, ma, ovviamente, non di tutti.
C’é, infatti, una categoria particolare di questi lavoratori che ha un rapporto di lavoro a tempo determinato, fino al 30 giugno. Sono tutti quei docenti precari che, di solito, credono che, una volta terminate le lezioni, siano liberi da qualsiasi vincolo. Invece, non è affatto così, non possono andare in ferie. Lo hanno stabilito ben due sentenze di due tribunali diversi, prima Verbania, poi, Modena. In entrambi i casi, però, la sentenza conteneva anche un altro assunto. Le ferie non godute da questi lavoratori vanno pagate interamente. Quindi, è vero che non si può andare in vacanza prima della scadenza del contratto, ma, per fortuna, i giorni di ferie maturati devono essere retribuiti.