“SIAMO COSTERNATI: DICHIARIAMO FALLIMENTO” | Correntisti nel panico: chiuso il più grande sistema dietro ai Bitcoin

Il mercato dei Bitcoin rischia di deflagrare una volta per tutte. Arriva una novità che potrebbe mandare in rovina milioni di correntisti

Scatta l’allarme per le criptovalute. Uno scenario a dir poco catastrofico potrebbe mandare in rovina in breve tempo milioni di risparmiatori e piccoli investitori. Il mercato dei Bitcoin rischia infatti di deflagrare.

Per chi non ne fosse a conoscenza il Bitcoin è una forma di denaro digitale che funziona attraverso una tecnologia chiamata blockchain, un registro digitale di dati tracciabili e protetti da crittografia.

È la prima criptovaluta decentralizzata al mondo e ha un impatto di grande rilievo nell’attuale panorama finanziario. Le transazioni in Bitcoin sono confermate e registrate nella blockchain, garantendo trasparenza e la massima sicurezza.

In estrema sintesi il Bitcoin permette di effettuare pagamenti e trasferimenti di valore senza la necessità di intermediari come banche o istituzioni finanziari che vengono di fatto scavalcati dai singoli investitori.

Bitcoin, il disastro è servito

Le criptovalute hanno preso piede a tal punto che alcuni Paesi hanno deciso di adottare il Bitcoin come valuta a corso legale. Uno in particolare, El Salvador, è finito sulle prime pagine dei principali quotidiani economici e finanziari del mondo proprio per tale ragione.

Questo curioso esperimento dopo un periodo iniziale incoraggiante sta attraversando una fase critica che solleva interrogativi significativi sul futuro della criptovaluta nel panorama macroeconomico. Nonostante la visione ambiziosa del Presidente Nayib Bukele le pressioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI) stanno costringendo il paese centroamericano a ridimensionare drasticamente il proprio coinvolgimento con Bitcoin.

L’utilizzo dei Bitcoin è sempre più pericoloso

Fonti recenti indicano che, a seguito di un accordo preliminare per un prestito di 1,4 miliardi di dollari, il FMI avrebbe imposto a El Salvador condizioni stringenti, tra cui la cessazione degli acquisti pubblici di Bitcoin. Sebbene El Salvador abbia reiterato il suo impegno a continuare gli acquisti privati di Bitcoin per le riserve nazionali, la direttiva del FMI rappresenta un freno significativo all’adozione istituzionale della criptovaluta nel paese.

Le preoccupazioni del FMI riguardo all’esperimento Bitcoin di El Salvador sono legate soprattutto alla natura estremamente volatile delle criptovalute e ai potenziali devastanti impatti sulla stabilità economica e la gestione del debito pubblico. L’adozione su larga scala di una criptovaluta decentralizzata solleva poi questioni sulla capacità del governo di monitorare e regolare il sistema finanziario, inclusi i rischi di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo.