Siete dei parassiti: andate a faticare | Meloni ha deciso: cancellata per sempre la Naspi

Naspi cancellata

Naspi cancellata (Fonte: WikiCommons) - www.infoiva.com

Cosa vuol dire che la Naspi è stata cancellata per sempre dal governo Meloni? Facciamo chiarezza.

Quando si inizia a lavorare è molto importante conoscere tutto quello che concerne questa sfera, non solo doveri quindi, ma anche diritti. Per non parlare di tutta la parte burocratica che ogni lavoratore deve affrontare.

Passiamo dalla scelta di destinazione del TFR per esempio, al numero di giorni di ferie relative al proprio contratto e alla modalità di richiesta delle stesse o della malattia e ancora degli scatti di anzianità e così via.

Oltre a tutto questo, è opportuno conoscere anche tutto quello che riguarda l’eventuale licenziamento, il quale seguirà strade differenti se a volerlo è stato il lavoratore o il dipendente. Nel momento in cui a interrompere la collaborazione con voi è stato il titolare o se avete deciso di licenziarvi per giusta causa, sopraggiunge la Naspi.

Eppure in queste ore i lavoratori sono in agitazione dopo aver appreso di quella notizia che sta girando in rete: veramente il governo Meloni ha cancellato la Naspi? Facciamo chiarezza.

Cos’è la Naspi

Prima di procedere, facciamo un passo indietro, iniziando a chiarire, per chi non sapesse di cosa parliamo, magari perché si sta affacciando al mondo del lavoro per la prima volta, che cos’è di preciso la Naspi? Ebbene, la Naspi, cioè la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è quel sostegno economico mensile che viene erogato dall’INPS per un numero limitato di mesi, ai lavoratori dipendenti che si trovano improvvisamente in uno stato di disoccupazione involontaria.

Ci sono determinati requisiti per poter ricevere questa indennità, in quanto non tutti i lavoratori che non lavorano ne possono usufruire. Questo benefit fu introdotto nel 2015 e da allora, a distanza di 10 anni, sono stati molteplici gli aggiornamenti che sono avvenuti nel corso del tempo, dall’importo ai requisiti per poterla ottenere e così via. Ricordiamo infatti che per poter ottenere la Naspi, qualora rientraste nei requisiti richiesti, potrete procedere in autonomia con l’inoltro della domanda, direttamente sul sito dell’INPS o mediante mediazione del Caf di zona.

La Naspi dopo il 25esimo mese
La Naspi dopo il 25esimo mese (Fonte: Canva) – www.infoiva.com

Naspi cancellata dopo 25 mesi

Come vi dicevamo, la Naspi nel corso degli anni ha subito notevoli cambiamenti, per questo, con gli aggiornamenti avvenuti quest’anno, voluti dal governo Meloni, sono molti che si stanno chiedendo perché si vocifera che questo indennizzo sia stato cancellato? Facciamo chiarezza, in quanto c’è un po’ di confusione di fondo tra gli utenti.

La Naspi può essere erogata per un massimo di 24 mesi, cioè la metà massima delle settimane di contribuzione lavorative previste, quindi è normale che dal 25esimo mese in avanti, questo aiuto terminerà in automatico. Ma non è questa la modifica a cui si riferisce la nuova Legge di Bilancio, bensì ai requisiti per poterla ottenere. Infatti, come riportano da agenziapiu.com, dal 1° gennaio 2025, per poter ricevere questo indennizzo, il lavoratore dovrà aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei 12 mesi che precedono la richiesta inoltrata all’INPS. Quindi per capirci, non sarà più sufficiente aver maturato 13 settimane di contributi maturati negli ultimi 4 anni, bensì dovranno figurare 13 settimane di contributi maturati nell’ultimo anno.