“Tornate tra 9 anni” | Pensioni, vecchietti nel panico: se vai in Ufficio Postale non ti danno neanche 1€

Pensionati in panico (Fonte: Canva) - www.infoiva.com
Perché si parla di un ritorno tra 9 anni, con i pensionati in panico che chiedono la loro pensione all’ufficio postale?
Quando si parla di problemi in merito alle pensioni, sono molti i cittadini che “alzano le antenne”, visto che il cedolino pensionistico così come la busta paga per i lavoratori, è l’unico sostentamento che permette ai cittadini di vivere in maniera degna.
Nel corso degli anni le pensioni sono cambiate, sia per una questione di liquidità, il cui importo finale con le nuove disposizioni, risulta essere più basso rispetto alla pensione che prendevano i lavoratori qualche decennio fa, quando il sistema si basava sul metodo retributivo e non contributivo.
Non è soltanto il lato economico che fa storcere il naso a molti cittadini, ma anche l’allungamento dell’età pensionabile che nel 2027, secondo il prossimo adeguamento automatico, dovrebbe allungarsi di ulteriori 3 mesi, portando così la pensione di vecchiaia a 67 anni e 3 mesi.
Oltre a questo discorso però, in questi giorni c’è un’altra questione che ha mandato in panico i pensionati, per via del ritiro della pensione all’ufficio postale.
Ritardi per il ritiro della pensione
I pensionati lo sanno bene, quando il primo del mese capita nel fine settimana o in un giorno di festa, è ovvio che l’accredito della pensione slitta al primo giorno lavorativo utile. Sono tre principalmente i casi che vengono trattati in questo ambito: l’accredito sul conto corrente, l’accredito sul conto postale, il ritiro all’ufficio postale tramite contanti. Nel primo caso, è bene sapere che i giorni lavorativi che rispetta la banca sono dal lunedì al venerdì, motivo per cui il week end è off limits per ricevere il bonifico.
Le poste invece lavorano dal lunedì al sabato mattino, motivo per cui, potreste ricevere il vostro versamento anche durante il sesto giorno della settimana e infine il ritiro della pensione in contanti, per i giorni in questione segue la stessa metodologia, se non fosse per il fatto che gli accrediti vengono scaglionati in base alla lettera del cognome, motivo per cui, i pensionati con le ultime lettere dell’alfabeto, potrebbero dover attendere qualche giorno in più per ritirare il loro compenso. In questo specifico caso però, il discorso non tocca nessuno di questi punti.
Un ritorno dopo 9 anni
Qualcuno ha detto che bisognerà attendere altri 9 anni per l’accredito della pensione, per questo motivo i pensionati sono andati in panico al pensiero di non ricevere i loro soldi all’ufficio postale. In realtà i 9 anni, non fanno riferimento al tempo massimo della ricezione del cedolino, bensì al lasso di tempo che è passato dall’ultimo grande sciopero nazionale che ha coinvolto i dipendenti di Poste Italiane.
Come riportano infatti da quifinanza.it, qualche giorno fa c’è stato uno sciopero nazionale siglato da Slc Cgil e UilPoste indetto per protesta contro la privatizzazione dell’ente, in quanto c’è chi sospetta che ci potrebbero essere effetti negativi da questa scelta sia per il personale che per i clienti. A ogni modo, per via dell’astensione dei lavoratori delle poste, i pensionati potrebbero aver ricevuto la pensione in ritardo, ma il discorso era concentrato soltanto verso coloro che ritirano il proprio compenso in contanti.