“Tu sei un soggetto ISA: le tasse non le paghi” | In arrivo la raccomandata della felicità: regalone del Fisco

Maxi regalo del Fisco ai soggetti ISA - Wikicommons - Infoiva.com
Grande novità in vista per tutti i soggetti ISA: il Fisco ha previsto un’agevolazione che può risolvere ogni problema legato alle tasse
La premesse è d’obbligo: per chiarire la natura di un provvedimento inserito nel cosiddetto ‘Decreto Fiscale‘ varato dal Governo e che sta facendo discutere è necessario comprendere chi ne saranno i principali beneficiari.
Nel caso specifico si tratta dei soggetti ISA. Gli ISA per chi non lo sapesse sono gli ‘indici sintetici di affidabilità fiscale’ che dal 2019 in poi hanno sostituito in via definitiva gli studi di settore.
Si tratta di indici che l’Amministrazione finanziaria ha messo a punto allo scopo di favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, quindi di stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari da parte di esercenti attività di impresa, arti o professioni.
Per semplificare e completare la spiegazione si può dire che gli ISA esprimono su una scala da 1 a 10 il grado di affidabilità fiscale riconosciuto a ciascun contribuente, anche al fine di consentire a quest’ultimo l’accesso ad un apposito regime premiale.
Il Fisco premia i soggetti ISA, di che si tratta
Ora, con l’approvazione in Consiglio dei Ministri del nuovo ‘Decreto Fiscale‘ è stato prorogato il termine ultimo per il versamento delle imposte sui redditi relative al 2024 e il primo acconto per il 2025. La data, inizialmente fissata al 30 giugno, slitta al 21 luglio, concedendo così quasi tre settimane aggiuntive per adempiere agli obblighi tributari.
Questa proroga è una misura di flessibilità che si ripete spesso nel calendario fiscale italiano, pensata per alleviare la pressione su determinate categorie di contribuenti e permettere loro di organizzare al meglio la liquidità e la documentazione necessaria.
Tutti i beneficiari della proroga
La proroga al 21 luglio è destinata principalmente a professionisti e lavoratori autonomi, coloro dunque che operano con Partita IVA, inclusi quelli in regime forfettario, per il versamento di IRPEF, IRES, IRAP e IVA derivanti dalla dichiarazione dei redditi. Beneficiano inoltre del provvedimento soci di società di persone e di capitali trasparenti che partecipano agli utili e versano l’IRPEF in base al reddito della società, persone fisiche non titolari di Partita IVA.
La misura riguarda il saldo delle imposte relative all’anno d’imposta precedente (2024) e il primo acconto per l’anno d’imposta corrente (2025). Questa decisione del governo riconosce la complessità degli adempimenti fiscali e la necessità di concedere un respiro ai contribuenti in un periodo dell’anno particolarmente caldo, dove la chiusura del bilancio e la preparazione della dichiarazione dei redditi si sovrappongono ad altre esigenze operative e personali.