Ultim’ora: è fallito il giornale più famoso degli italiani | Scoppiato lo scandalo nazionale: serrande abbassate

Uno storico giornale ha chiuso - Wikicommons - Infoiva.com
Un fallimento inquietante che fa scattare l’allarme sulla crisi di un settore chiave come l’editoria. Uno storico giornale chiude per sempre
Uno dei settori della nostra economia che meno sta risentendo della crisi economica che ormai da qualche anno sta attanagliando l’Europa è l’editoria. Un’autentica svolta per tutti gli editori, grandi o piccoli che siano, è stata senza dubbio la nascita e lo sviluppo della digitalizzazione.
La tecnologia ha ovviamente penalizzato i prodotti cartacei, dunque i classici quotidiani, ma ha favorito la crescita esponenziale dei contenuti online e sulle piattaforme. Le app e Internet hanno ormai preso il posto del giornale che si acquista la mattina in edicola.
Non tutti i media digitali però riescono a tenere il passo e a farsi strada in un settore che secondo molti esperti andrebbe regolamentato da leggi che tengano conto dei grandi cambiamenti avvenuti negli ultimi anni.
Capita così purtroppo che ogni tanto alcuni media digitali siano costretti a chiudere i battenti. Anche nomi di prestigio, nati grazie al contributo decisivo di personaggi noti del mondo dell’imprenditoria italiana.
Una grave perdita nel mondo dei digital media
Dopo un decennio di attività che l’ha vista diventare un punto di riferimento per le giovani generazioni e un modello di successo nel panorama digitale, si è conclusa l’avventura di Freeda. La società madre, Digital Media S.p.A., ha infatti depositato l’istanza di liquidazione volontaria, segnando la fine di un’epoca per il media milanese che aveva saputo interpretare e cavalcare i cambiamenti del consumo di contenuti.
Nata nel 2016 con l’obiettivo di intercettare e dare voce alle donne della Gen Z e dei Millennial, Freeda si era rapidamente affermata grazie a un format innovativo e alla capacità di creare contenuti autentici, distribuiti principalmente attraverso i social media. Il suo successo era stato alimentato anche dalla presenza tra i soci fondatori e investitori di nomi di spicco del panorama imprenditoriale italiano.
La chiusura è definitiva, non c’è più niente da fare
Freeda si era distinta per la sua narrazione originale affrontando temi di grande attualità come l’empowerment femminile, la body positivity, la sostenibilità e la diversità, riuscendo a creare una community fedele e a diventare un punto di riferimento per l’informazione e l’intrattenimento del suo target. Tuttavia nonostante l’iniziale successo e il capitale investito il gruppo di riferimento non è riuscito a tenere il passo in un mercato estremamente volatile e competitivo.
La chiusura di Freeda rappresenta una perdita significativa per il sistema mediatico italiano, in particolare per la rappresentazione delle voci femminili e giovanili nel digitale. È un monito sulla fragilità del successo nel settore tech e media, dove anche le start-up più promettenti, sostenute da investitori illustri, possono trovarsi di fronte a sfide insormontabili.