7 luglio 2025: è ufficialmente morta la Naspi | Ora devi trovarti SUBITO un nuovo lavoro: altrimenti muori di fame

La NASpI rischia di essere cancellata

La NASpI rischia di essere cancellata - Wikicommons - Infoiva.com

La NASpI è una misura di sostegno fondamentale per chi si trova ad affrontare un periodo di disoccupazione. Esiste il rischio che salti

Ha offerto un sostegno decisivo a milioni di lavoratori alle prese con un periodo di disoccupazione. E in effetti la NASpI, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è una misura finalizzata a garantire un minimo di continuità reddituale a tutti coloro che incappano loro malgrado vengono esclusi dal mondo del lavoro.  involontaria.

Tuttavia è doveroso sottolineare come non si tratti di un diritto incondizionato: esistono infatti diverse situazioni in cui questo tipo di indennità può essere sospesa, ridotta o addirittura persa del tutto.

È dunque di vitale importanza conoscere nei dettagli tali eventualità per evitare spiacevoli sorprese e assicurarsi di mantenere il beneficio acquisito in precedenza. La ‘ratio’ che ha ispirato l’introduzione della NASpI è in tal senso esplicita.

Questa forma di sostegno fu ideata e trasformata in legge dal Governo Renzi e prevede che aiuti concretamente tutte le categorie di lavoratori nel periodo di transizione verso una nuova occupazione.

Possiamo dire addio alla NASpI, ecco tutti i casi

Di conseguenza il suo mantenimento è strettamente legato al rispetto di determinate condizioni e al comportamento del beneficiario in relazione alla ricerca di un nuovo impiego. Ecco i principali scenari che possono portare alla perdita (decadenza) della NASpI. Se il beneficiario trova un nuovo lavoro (subordinato o autonomo) il cui reddito annuo presunto supera i limiti previsti per la conservazione della NASpI (attualmente 8.500 euro per il lavoro subordinato e 5.500 euro per l’autonomo), l’indennità decade.

Se il reddito è inferiore la NASpI viene ridotta ma non persa. È obbligatorio per questo comunicare all’INPS l’avvio di una nuova attività. Il beneficiario della NASpI è tenuto a partecipare attivamente alle politiche attive del lavoro promosse dai Centri per l’Impiego. Questo include la partecipazione a colloqui, corsi di formazione o altre iniziative finalizzate al reinserimento. Se il disoccupato non si presenta senza giustificato motivo a convocazioni, appuntamenti o non accetta offerte di lavoro congrue, la NASpI può essere sospesa o decadere.

In certi casi si può dire addio alla NASpI
In certi casi si può dire addio alla NASpI – Wikicommons – Infoiva.com

Il principio guida della NASpI non ammette deroghe: ecco quando muore

Se il beneficiario rifiuta un’offerta di lavoro “congrua” senza giustificato motivo, la NASpI decade. Un’offerta è considerata congrua se rispetta determinati parametri relativi alla retribuzione, alla distanza dal domicilio e alla tipologia di mansione, tenendo conto anche delle esperienze lavorative precedenti del disoccupato. È poi fondamentale comunicare tempestivamente all’INPS qualsiasi variazione della propria situazione lavorativa o reddituale (ad esempio, l’inizio di una nuova attività, anche se con reddito basso) o la ricezione di altre prestazioni sociali.

La mancata o ritardata comunicazione può comportare la decadenza o la richiesta di restituzione delle somme indebitamente percepite. Se il beneficiario della NASpI raggiunge l’età pensionabile e i requisiti contributivi per la pensione di vecchiaia o anticipata, l’indennità cessa. Mantenere la NASpI richiede quindi un impegno attivo nella ricerca di un nuovo impiego e un costante dialogo con l’INPS. La trasparenza e la tempestività nelle comunicazioni sono essenziali per evitare problemi.