Allerta rossa SALMONE INFETTO: se vedi questa confezione, chiama subito i Carabinieri | Nessuno lo deve mangiare

Salmone infetto (infoiva)
Non è possibile stare tranquilli nel mondo alimentare. Scopri cosa fare se hai acquistato questo salmone.
Al di là delle condotte etiche e delle scelte alimentari di ciascuno, il salmone è oggettivamente un cibo sì, proteico, ma anche parecchio grasso. In molti tra i palestrati ne consumano in gran quantità, ma non è sempre salutare come si crede.
Infatti, il pesce, così come tanta altra carne di terra o di mare, è trattato industrialmente in allevamenti intensivi marini. Non tutti potrebbero infatti sapere che gli allevamenti di questo tipo esistono anche per le specie animale di mare, ma è la verità.
La consapevolezza di questa informazione spesso spinge le persone a prediligere un tipo di alimentazione vegetale, ma non sempre chi si approccia a questo mondo è consapevole dei passi giusti da fare per raccogliere tutti i nutrienti giusti per sviluppare un corpo sano e ricco di tutti i nutrienti necessari.
Integrazioni nella dieta veg
In molti pensano che integrare la vitamina B12 sia un modo come un altro per disincentivare tutti a mangiare vegano. In verità, molti studi confermano che tale vitamina andrebbe integrata anche da chi segue una dieta onnivora, poiché questo tipo di sostentamento lo ottiene l’animale mangiando soia.
Non è l’animale in sé a produrre B12, per intenderci. Ma non è tutto. Anche vitamine come il calcio, il ferro, sono tutti elementi presenti in cibi come mandorle, sesamo, soia, verdure a foglia, broccoli e yogurt vegetali. Ciò che invece andrebbe integrato è l’omega-3, presente nei semi di lino o di chia.
Allerta salmone
Ilfattoalimentare.it ha diffuso le informazioni in merito. A quanto pare, è stata diramata un’allerta per un lotto di salmone norvegese affumicato, marchio Despar. I lotti specifici non sono stati identificati, ma per eliminare qualsiasi dubbio o ansia, Despar ha deciso di ritirare tutti i pezzi sul mercato, venduti in confezioni da 50, 100, 200 e 300 grammi. Ma come mai è successo?
Il motivo è una presunta presenza di Listeria monocytogenes, un batterio molto pericoloso che potrebbe provocare intossicazioni e anche morti, nella peggiore delle ipotesi. L’azienda si è detta seriamente preoccupata, ma al momento non sembra che ci siano stati tentativi di boicottaggio o di risentimento da parte dei consumatori.