“Buongiorno, posso fare con carta?” “No” | Addio al pos: si torna ai contanti obbligatori come nel 1970

Novità per il POS (Fonte: Canva) - www.infoiva.com
Come mai non si può usare più il POS e si torna a pagare con i contanti? Facciamo chiarezza.
Sono anni ormai che la diatriba tra chi vorrebbe pagare solo con i metodi digitali e chi invece con i contanti, va avanti. Per molti, è tutto più comodo quando puoi usare lo smartphone o le carte elettroniche che sia la carta di debito, la carta di credito e così via.
Atri invece trovano assurdo dover pagare un caffè al bar con la carta, ma non sono soltanto i clienti che rientrano in queste due grandi fazioni, ma anche i commercianti spesso si lamentano, principalmente per la questione delle commissioni per ogni singola transizione.
Da nuove disposizioni, sono già diversi anni che c’è l’obbligo per la maggior parte degli esercenti di adeguarsi e permettere ai clienti di pagare con il POS. Grazie a questo pagamento tracciato infatti, si cerca di combattere maggiormente l’evasione fiscale.
Eppure questa notizia sta dividendo l’opinione pubblica, come mai quindi il POS non può più essere usato, mentre i contati sì? Facciamo chiarezza in merito.
La multa per chi rifiuta il POS
Come vi abbiamo anticipato, in Italia dal 30 giugno 2022, è obbligatorio quasi per tutti gli esercenti e i professionisti, accettare il pagamento tramite POS, per incentivare i pagamenti elettronici e tracciabili e ridurre invece l’uso del contante. Ci sono delle eccezioni che sono state riportate, ma per tutti gli altri è scattato l’obbligo di adeguamento alla norma, pesa, una sanzione di circa 30 euro più il 4% dell’importo rifiutato.
Come possiamo leggere da svariati articoli online, si parlava che l’obbligo fosse esteso anche ai tabaccai, i quali avrebbero dovuto accettare questo pagamento anche per le sigarette e le marche da bollo. Eppure questa sentenza potrebbe ribaltare la situazione e aprire le porte a nuove disposizioni future. Ecco che cos’è successo.
La decisione del Giudice di Pace
Dopo la premessa appena rilasciata, come mai questo tabaccaio ha potuto rifiutare il pagamento tramite POS, pretendendo non solo il pagamento in contanti, ma vincendo anche la causa? Ebbene, come riportano da Brocardi, il caso riguarda un esercente che ha rifiutato il pagamento con la moneta elettronica a una cliente che voleva comprare un pacchetto di sigarette dal costo di 5,50 euro. Dopo il suo rifiuto, è nato una discussione che ha portato l’intervento della GdF, i quali hanno multato il tabaccaio per un valore di 35,50 euro.
L’esercente ha così fatto ricorso ed è qui che il Giudice di Pace di Genova ha accolto il suo ricorso, cancellando quindi “l’ordinanza-ingiunzione recante la sanzione amministrativa e alla condanna della Prefettura alle spese di lite”. La difesa ha sostenuto che il tabaccaio non dovrebbe essere obbligato ad accettare il pagamento elettronico per sigarette e atri generi di Monopolio, in quanto resterebbe senza guadagno, dovendo pagare le commissioni del POS. Chissà se questa decisione potrebbe essere da “apripista” anche per gli altri esercenti?