“Deve essere montato in tutti i bagni italiani” | Passato il dispositivo obbligatorio: lo devi installare immediatamente

Bagno (pexels) infoiva.com
Una novità incredibile: i bagni di tutto lo Stivale devono presentare determinate caratteristiche per legge.
Si parla tanto di parità di genere, ma provate a entrare in un bagno pubblico e noterete subito chi viene penalizzato: le donne. I bagni maschili sono spesso più numerosi, perché includono gli orinatoi, che occupano meno spazio e permettono di far defluire il traffico con maggiore rapidità.
Le file infinite davanti ai bagni femminili non sono solo un cliché da stadio o concerto: sono un problema strutturale. Ma le differenze non finiscono qui. Anche l’arredamento del bagno è pensato con standard maschili: la tazza del wc è spesso troppo alta, scomoda per donne di statura media o per chi ha difficoltà motorie.
Gli spazi angusti, le porte che si aprono all’interno, la mancanza di ganci o superfici pulite per appoggiare la borsa: tutti dettagli trascurati da chi progetta, ma che penalizzano quotidianamente milioni di persone. Il bagno, che dovrebbe essere uno spazio neutro e funzionale, è in realtà lo specchio delle disuguaglianze.
Come cambia il wc
Tuttavia il bagno non è uguale ovunque. In occidente regna sovrano il classico wc a seduta, mentre in molte zone dell’Asia, come Giappone, Corea del Sud, Indonesia, è una fusione tra igiene e tecnologia: sedili riscaldati, getti d’acqua direzionali, sensori di apertura automatica e deodoranti integrati. Un’esperienza quasi futuristica.
Diverso è il discorso nei paesi che adottano la toilette alla turca, ovvero con foro a terra: spartana, certo, ma igienica per chi non ama il contatto diretto. Ogni cultura ha il suo modo di interpretare il momento più intimo della giornata, ma una cosa è certa: il bisogno di igiene resta universale. E su queste note si innesta il dispositivo obbligatorio.
Dispositivo obbligatorio in bagno
Magazzinodellapiastrella.it ha diffuso le informazioni. Non è una mania da italiani all’estero: il bidet è obbligatorio per legge. Lo dice il decreto ministeriale del 5 luglio 1975, che stabilisce i requisiti igienico-sanitari minimi per le abitazioni. Ogni casa deve avere almeno un bagno completo, e ciò includere anche il bidet. L’obiettivo? Garantire standard igienici adeguati a tutti gli abitanti del territorio nazionale.
Quando si costruisce o si ristruttura una casa, non c’è scelta: va installato, a meno di eccezioni per spazi ultra ristretti, dove si possono valutare alternative come bidet portatili o doccette igieniche. A chi pensa che il bidet sia un vezzo superfluo, risponde il mercato: tra bidet sospesi, elettronici con seduta riscaldata, multifunzione o integrati nel wc, le soluzioni sono infinite. Insomma, un sinonimo di civiltà. Se ancora non ce l’hai, è ora di aggiornare il bagno. E la mentalità.