È il lavoro in cui serve più amore di tutti: da oggi ti pagano 2000€ per farlo | Richiesta immediata

molti-soldi-metropolitano-infoiva.it
Alla fine la domanda sorge spontanea se conosce questa nuova figura professionale che potrebbe essere una novità per molti.
Stiamo parlando di quanto guadagna un amministratore di sostegno, che contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’ufficio dell’amministratore di sostegno è gratuito.
Infatti, la legge stabilisce che questo ruolo di tutela non prevede una retribuzione fissa.
Nonostante tutto questo l’amministratore di sostegno non riceva uno stipendio, il giudice tutelare può assegnare un’equa indennità considerando l’entità del patrimonio e le difficoltà dell’amministrazione.
Parliamo quindi di un compenso che non è automatico e viene valutato caso per caso. In particolare, l’indennità solitamente riguarda i dodici mesi di attività svolta e può variare significativamente a seconda delle responsabilità assunte.
Un lavoro fatto per amore
Ecco sapere chi paga l’amministratore di sostegno, quando viene riconosciuta un’indennità, quali sono i criteri utilizzati dai giudici per determinarla e le differenze tra amministratori familiari e professionisti. L’amministratore di sostegno rappresenta una figura giuridica istituita dalla legge n. 6/2004 per proteggere le persone che, non necessitano l’interdizione o inabilitazione, si trovano nell’impossibilità di provvedere ai propri interessi. Stiamo parlando di uno strumento giuridico più flessibile rispetto ai tradizionali istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione, pensato per tutelare chi ha una limitata capacità di agire.
Il giudice tutelare nomina l’amministratore di sostegno quando una persona manifesta una parziale o temporanea incapacità di provvedere ai propri interessi a causa di infermità. Questa figura può essere designata anche in previsione di una futura incapacità, attraverso un atto pubblico o una scrittura privata autenticata. La richiesta di nomina dell’amministratore di sostegno può essere presentata dal beneficiario stesso, anche se minore, interdetto o inabilitato, dal coniuge o la persona stabilmente convivente, dai parenti entro il quarto grado e gli affini entro il secondo grado, dal tutore o il curatore o dal P.M..
La richiesta immediata
Il ricorso va presentato presso il tribunale del luogo di residenza o domicilio del beneficiario. Per scegliere l’amministratore di sostegno, il giudice tutelare tiene conto di diversi fattori la volontà espressa dal beneficiario, quando possibile, la designazione fatta dall’interessato quando era in pieno possesso delle sue facoltà, il rapporto di parentela, affinità o convivenza con il beneficiario, l’idoneità del candidato a svolgere l’incarico.
L’amministrazione di sostegno può avere durata determinata o indeterminata, a seconda delle necessità del beneficiario. L’incarico di amministratore di sostegno è, per legge, gratuito. Il Codice Civile, all’art. 379 (richiamato dall’art. 411), stabilisce che l’ufficio tutelare non prevede una retribuzione fissa, riflettendo la natura solidaristica dell’istituto. Nonostante la gratuità dell’incarico, la legge prevede alcune eccezioni. Il giudice tutelare può, infatti, riconoscere un equo compenso all’amministratore di sostegno in due circostanze specifiche, parliamo della gestione del patrimonio e dell’amministrazione dell’impegno.