PENSIONE AUMENTATA AD AGOSTO: è ufficiale | Ci pagano le vacanze come non mai: pure meglio degli anni 80

Coppia felice

Coppia felice (Canva) Infoiva.it

Qualcosa di inaspettato accadrà ad agosto per migliaia di lavoratori: la pensione aumentata riaccende i sogni di vacanza e non solo.

C’è chi parla di regalo estivo e chi lo definisce un incentivo mascherato, ma la misura è ufficiale e la pensione aumenta.

In tanti l’hanno scoperta per caso, leggendo una nota in fondo al cedolino o parlando col Patronato.

La notizia circola sottovoce tra gli uffici e le bacheche sindacali, ma il suo effetto potrebbe essere notevole.

Una somma extra in arrivo, con effetti notevoli per chi vuole una pensione aumentata.

L’estate porta con sé più di un gelato

Nel panorama spesso grigio delle notizie economiche, ogni tanto spunta qualcosa che strappa un sorriso. Non è un sogno, né una manovra invisibile: l’aria d’agosto quest’anno profuma anche di soldi in più per chi fa la scelta giusta. È una decisione che può sembrare controcorrente, ma che si rivela strategica, e ora anche premiata.

Per capirlo basta ascoltare le voci nei corridoi di un qualunque ufficio o stabilimento: c’è chi ha fatto due conti, chi aspetta conferme dal consulente del lavoro, chi ha già deciso di “rimandare” la pensione per godersi qualche mese in più di stipendio potenziato. Alcuni lo vedono come un modo per pagarsi finalmente una vacanza decente, altri come un’opportunità per sostenere figli e nipoti. Quel che è certo è che, per una volta, lo Stato sembra premiare chi non lascia tutto e subito. Ma come funziona davvero questo “regalo”

Pensionati in vacanza
Pensionati in vacanza (Canva) Infoiva.it

Pensione aumentata: più soldi per chi ha i requisiti

Il meccanismo è semplice, ma i suoi effetti sono immediati e, stavolta, davvero interessanti. Si chiama “bonus Giorgetti” e consiste nella restituzione della quota di contributi che normalmente il lavoratore versa all’Inps: circa il 9,19% dello stipendio imponibile, che torna direttamente in busta paga. Netti, esentasse. Una somma che può fare la differenza, specie se si è già a fine carriera. Il bonus è destinato a chi, pur avendo i requisiti per la pensione anticipata entro il 31 dicembre 2025, decide di continuare a lavorare.

Vale per dipendenti pubblici e privati, ma l’effettivo accredito dipende dal settore: da settembre per il privato, da novembre per il pubblico. La domanda va fatta all’Inps e non arriva automaticamente: chi non la presenta, non riceve nulla. C’è un rovescio della medaglia, però: non versando più i contributi, la pensione futura sarà leggermente più bassa. Ma in cambio si ottiene subito un aumento in busta paga. Secondo le stime, saranno circa 7.000 i lavoratori a beneficiarne nel 2025. Forse pochi, ma determinati a godersi l’estate – e i soldi – come non si faceva dagli anni ’80.