Posto fisso, 6000 assunzioni per il lavoro “meno faticoso d’Italia”: praticamente lavori solo 9 mesi all’anno | Ferie infinite

Scopri di che lavoro si tratta

Firmare contratto (pexels) infoiva.com

Il posto fisso non è più un sogno. Da adesso, se vuoi lavorare senza faticare davvero, puoi accedere a questa posizione.

Una volta era l’obiettivo supremo: scrivania fissa, orario fisso, stipendio fisso. Il posto fisso rappresentava sicurezza, identità sociale e un futuro garantito. Oggi, però, non la pensa più così nessuno. Soprattutto i giovani. Stipendi bassi, carichi di lavoro elevati e contratti a termine mascherati da tirocini, la nuova generazione ha detto basta.

Il lavoro va riformulato, non idolatrato. Non si tratta di pigrizia, ma di consapevolezza. L’idea di passare 40 anni in un ufficio per poi sperare nella pensione a 70 anni appare semplicemente insostenibile. Il precariato ha stancato, ma anche il mito del lavoro come unica realizzazione personale.

La gente, semplicemente, vuole vivere. E allora via alla ricerca del compromesso: lavori meno stressanti, orari flessibili, qualche beneficio in più. Il posto fisso, per molti, ha perso il fascino. E per chi lo cerca ancora, deve essere almeno a misura d’uomo.

Altri modelli di vita

C’è chi ha mollato tutto per vendere su Vinted e riesce a guadagnare anche 1000 euro al mese. Altri hanno aperto una partita IVA e lavorano da freelance, da casa o dal mare. E poi ci sono i creator, i traduttori, gli artigiani digitali. Il mercato è cambiato e con lui anche la mentalità.

Non è più un’eresia volersi costruire una vita su misura, a scapito della stabilità. I percorsi non sono lineari, ma personali. L’importante è trovare un equilibrio. E se si può lavorare meno e vivere meglio, tanto di guadagnato. Soprattutto se si è compreso che il lavoro non può essere così faticoso.

Stipendio – Canva – www.infoiva.com

Assunzioni record

Il lavoro che molti ritengono sia il meno faticoso di Italia potrebbe essere la risposta al precariato. Per qualcuno che il posto fisso lo sogna davvero, specialmente se include stipendi sicuri, orari comodi e ferie da record, c’è una soluzione. È il caso degli insegnanti di religione cattolica, per cui il Ministero dell’Istruzione ha appena autorizzato 6.022 assunzioni a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2025/2026.

Il decreto prevede una doppia modalità di reclutamento: il 30% tramite concorso ordinario, il 70% con procedura straordinaria. Le immissioni in ruolo partiranno intanto solo attraverso le graduatorie straordinarie, mentre i concorsi ordinari sono ancora in fase di svolgimento. Le regioni saranno Lombardia, con 1.248 posti, Emilia Romagna, Veneto e Toscana. Quelle dove si attingerà di meno, invece, sono Basilicata, Molise e Calabria. Infine, per essere assunti, serve anche l’ok dell’Ordinario diocesano.