Queste sono state appena vietate dal codice della strada: non si possono più indossare | Ti strappano la patente

Cuffiette auricolari (canva) Infoiva.com
Un nuovo divieto fa tremare chi si presenta all’esame per la patente: la tecnologia ora può costarti molto caro.
Può un semplice auricolare farti perdere la patente prima ancora di averla? Dietro un gesto apparentemente innocuo si nasconde una truffa che sta diventando sempre più diffusa. La tecnologia, usata con furbizia, ha superato i limiti della legalità e ora il Codice della Strada corre ai ripari. Una nuova stretta sui controlli colpisce chi tenta di “barare” durante l’esame di guida, con conseguenze pesantissime.
La furbizia hi-tech non paga più
Negli ultimi anni, l’esame per ottenere la patente è diventato il bersaglio di vere e proprie operazioni di inganno. Microcamere nascoste tra le cuciture, auricolari invisibili e comunicazioni via Bluetooth: alcuni candidati hanno trasformato l’aula della Motorizzazione in un piccolo set da film di spionaggio. Il motivo? Superare la teoria senza studiare, affidandosi a suggerimenti esterni in tempo reale. Le autorità però hanno alzato la soglia di attenzione, e ciò che prima passava inosservato ora viene intercettato con controlli sempre più accurati.
Il fenomeno non è isolato: in diverse città italiane sono emersi casi simili, con candidati beccati in flagrante mentre ricevevano aiuti dall’esterno. Ecco perché si è reso necessario un aggiornamento delle normative, che ora prevedono sanzioni pesantissime, anche per chi è solo sospettato di frode.
Trucchi tecnologici all’esame: ora scatta la denuncia
Il caso più recente è avvenuto in Piemonte, dove un uomo è stato sorpreso con una microcamera nascosta nel logo della maglietta e un auricolare Bluetooth ben infilato nell’orecchio. Attraverso un sistema collegato via cellulare, riceveva le risposte corrette da un complice esterno. Il piano è però crollato grazie alla segnalazione del personale della Motorizzazione e all’intervento della polizia stradale. Durante la perquisizione, si è reso addirittura necessario l’intervento di un medico per rimuovere l’auricolare.
Si tratta del terzo episodio documentato in pochi mesi, a conferma di una tendenza in crescita che ha costretto le autorità a rafforzare i controlli. La reazione non si è fatta attendere: i dispositivi elettronici non autorizzati sono ora esplicitamente vietati durante l’esame, e l’uso improprio è equiparato a una truffa ai danni dello Stato. Il risultato? Denuncia penale e addio immediato al sogno della patente. Una lezione chiara: chi bara, resta a piedi. In un’epoca dove la tecnologia può ingannare, le regole si fanno più severe: chi prova a barare all’esame rischia grosso. Meglio studiare che rischiare di rimanere senza patente.