UFFICIALE: da oggi non puoi più lavorare se hai i tatuaggi | Strazio per i giovani: “stiamo morendo di fame”

I tatuaggi sono diventati un problema

I tatuaggi sono diventati un problema - Wikicommons - Infoiva.com

Quello che fino a qualche tempo fa era un motivo di vanto, il tatuaggio sulla pelle, adesso è diventato un ostacolo difficile da rimuovere

La caccia al tatuaggio più suggestivo e spesso trasgressivo ha caratterizzato le ultime generazioni di giovani, sia donne che uomini. Negli ultimi 30 anni quello del tatuatore è stato il mestiere più ambito e vantaggioso.

Centinaia di persone in tutto il mondo si sono sottoposte all’opera di esperti professionisti del settore formulando le richieste più stravaganti. Ora però qualcosa è cambiato, in particolare nella percezione del tatuaggio.

Da status symbol a problema, questa è la sua parabola che sta toccando adesso il suo punto di non ritorno. Adesso chi ha il corpo ricoperto di tatuaggi rischia di non essere preso in considerazione dai datori di lavoro.

Un esempio per tutti è quello di un influencer romano che qualche anno fa conobbe un periodo di improvvisa popolarità per poi finire oggi nel dimenticatoio, come se in realtà non fosse mai esistito..

I tatuaggi sono un problema, è un dato di fatto

Da fenomeno virale a figura in cerca di riscatto: è il percorso all’indietro di Algero Corretini, noto ai frequentatori del web come 1727Wrldstar o semplicemente “Fratellì”. Ebbene dopo aver raggiunto la notorietà nel 2020 con una diretta social che lo vedeva protagonista di una guida spericolata finita contro un muro l’influencer è tornato a far parlare di sé con un appello accorato.

Non trovo lavoro per i tatuaggi, sono senza soldi né casa: aiutatemi a eliminarli“. Un grido d’allarme, una vera e propria invocazione e richiesta di aiuto lanciata su tutte le piattaforme social che tuttavia non ha portato i risultati voluti.

L'influencer Angelo Corretini
L’appello disperato dell’influencer Angelo Corretini – Wikicommons – Infoiva.com

Una storia unica ma alla fine molto malinconica

La storia di Corretini rappresenta un monito relativo alla volatilità della fama sui social media e sulle difficoltà di ricostruirsi una vita dopo aver toccato il fondo. Il suo passato, caratterizzato da eccessi e problemi con la giustizia, lo ha portato a un bivio. Ora la sua richiesta di eliminare i tatuaggi, che a suo dire gli precluderebbero l’accesso al mondo del lavoro, evidenzia un desiderio di cambiamento e di normalizzazione.

In 5 mesi, da quando l’appello è partito sui social, Corretini ha raccolto solo 155 euro rispetto ai 14mila auspicati. La richiesta di aiuto per la rimozione dei tatuaggi, lanciata tramite piattaforme di crowdfunding, rivela un’amara consapevolezza delle conseguenze delle sue scelte passate. I tatuaggi che un tempo potevano essere visti come un segno distintivo o di appartenenza a una subcultura, ora sono percepiti da lui stesso come un ostacolo insormontabile per trovare un’occupazione dignitosa.