Ultim’ora: quest’uva è appena diventata illegale | Se te la trovano in macchina ti arrestano

Ultim’ora: quest’uva è appena diventata illegale | Se te la trovano in macchina ti arrestano

Uva (pexels) infoiva.com

L’uva è un tipo di frutta che arricchisce e che sazia, non solo nutriente. Potresti però doverle dire addio. Scopri tutto qui.

C’è chi aspetta l’autunno per accendere il camino, e chi lo aspetta solo per un motivo: l’arrivo dell’uva da consumare in estate. Dolce, zuccherina, dissetante, è una delle regine della frutta di stagione. E come per tutte le primizie, vale sempre il vecchio consiglio della nonna: mangiare secondo stagionalità non solo fa bene al corpo, ma anche al portafoglio.

L’uva, insieme a fichi, prugne, susine e pere, inaugura una fase dell’anno in cui la frutta torna a essere più zuccherina e calorica, perfetta per affrontare i primi accenni di arsura. Ma quanto ci costa questo piacere? Preparati a tenerti forte. Già, perché l’estate del 2025 è partita con un conto salato alla cassa del fruttivendolo.

L’inflazione non ha risparmiato nemmeno la frutta, e oggi il grappolo d’uva che un tempo si comprava con un paio di monete ora viaggia verso cifre folli. In alcuni mercati cittadini, l’uva è arrivata a toccare gli 8 euro al chilo, e non è finita. Anche mele, pesche tardive e perfino i meloni estivi venduti “fuori stagione” stanno subendo rincari del 30-40% rispetto al 2024.

Mangiare secondo stagione

Il perché del mangiare cibi di stagione? Tra eventi climatici estremi, grandinate improvvise e la crescente difficoltà logistica nei trasporti agricoli, i costi sono esplosi. Il risultato è un frutto che fino a poco fa era uno spuntino da fine pasto, oggi è quasi un lusso da centellinare. Alcuni supermercati propongono offerte da 5,99 € al kg, ma solo per l’uva con semi, considerata meno appetibile.

E mentre il consumatore stringe i denti, c’è chi con l’uva ha provato a fare il furbetto. Adesso è davvero illegale. Bisogna solo dirle addio per sempre.

Da dove viene la frutta dell'Eurospin
Frutta (Fonte: Facebook @Eurospin Italia) – www.infoiva.com

L’uva illegale

A Bari, l’uva è diventata davvero “illegale”. Non per un decreto del Ministero, ma per un fatto di cronaca che ha scosso il mercato all’ingrosso. Nella notte del 26 luglio, un uomo di 35 anni è stato fermato all’alba mentre tentava di introdurre nel mercato ortofrutticolo del capoluogo pugliese ben quattro quintali di uva rubata, varietà Arra 30. Alla polizia locale aveva raccontato di averla comprata da ambulanti a Castellaneta Marina.

Poi, sotto pressione, ha cambiato versione: arrivava da una fantomatica azienda agricola di Acquaviva delle Fonti. Peccato che nessuno degli scenari fosse verificabile. Nessuna ricevuta, nessuna fattura, e, cosa ancor più sospetta,  una varietà che matura solo in una zona ben precisa: tra Noicattaro, Rutigliano e Mola. Lì, proprio nelle notti precedenti, erano stati segnalati furti per 14 quintali totali. La polizia ha collegato i puntini, e il 35enne è stato denunciato. L’uva, ovviamente, è stata sequestrata. Un vero frutto proibito.