Esenzione IMU, da ora scatta d’ufficio su tutti gli immobili di proprietà: italiani liberi dal giogo | Addio alla tassa dell’infamia

Imu esenzione: quando è possibile

Imu esenzione: quando è possibile (canva) Infoiva.com

Quando garage, cantine e depositi sono esenti dall’IMU: regole, limiti e casi particolari che ogni proprietario deve conoscere.

Molti proprietari italiani si trovano a dover chiarire un punto cruciale: IMU si applica anche alle pertinenze della prima casa?

La questione riguarda spazi come garage, cantine e depositi, spesso indispensabili nella vita quotidiana.

La normativa, però, non lascia spazio a interpretazioni personali e impone regole precise. Tra vincoli catastali, limiti numerici ed eccezioni particolari, orientarsi non è sempre semplice.

Conoscere queste regole permette non solo di evitare errori fiscali, ma anche di usufruire delle agevolazioni previste senza rischiare sanzioni.

Le pertinenze e la normativa: cosa stabilisce la legge

Il sistema dell’IMU si fonda su una distinzione netta: la prima casa non di lusso è esente dall’imposta, e lo stesso principio vale per alcune pertinenze. Ma non tutte rientrano automaticamente nel beneficio. La legge stabilisce che l’agevolazione riguarda al massimo una pertinenza per ciascuna delle tre categorie catastali ammesse: C/2 (cantine, soffitte, depositi), C/6 (garage, rimesse, posti auto) e C/7 (tettoie). Questo significa che se un contribuente possiede, ad esempio, due garage accatastati come C/6, soltanto uno sarà esente mentre per l’altro scatterà l’obbligo di versamento dell’IMU.

L’esenzione, inoltre, si applica solo quando l’immobile principale è considerato “abitazione principale” ai sensi di legge, cioè quello in cui il proprietario dimora e risulta residente anagraficamente. Case di lusso e seconde case restano quindi escluse, insieme a tutte le relative pertinenze. Fondamentale anche il concetto giuridico di pertinenza, sancito dal Codice Civile: si tratta di un bene destinato in modo durevole al servizio dell’immobile principale. Può essere integrato nella stessa struttura, come una cantina, oppure situato a distanza, purché accatastato correttamente e senza utilizzo indipendente.

Imu esenzione: quando è possibile
Imu esenzione: quando è possibile (canva) Infoiva.com

Esenzioni, calcoli e casi particolari: quando si paga l’IMU

Oltre al limite numerico, ci sono altre situazioni che influiscono sull’esenzione. In caso di separazione o divorzio, le pertinenze restano legate all’assegnazione della casa coniugale: il coniuge che mantiene la residenza beneficia anche dell’esenzione sulle pertinenze, sempre entro i limiti previsti. Per le pertinenze non esenti, il calcolo dell’imposta segue lo stesso percorso previsto per le abitazioni: dalla rendita catastale rivalutata del 5% si applica il coefficiente di moltiplicazione (160 nella maggior parte dei casi) e l’aliquota stabilita dal Comune. Ogni amministrazione locale può introdurre specifiche variazioni, motivo per cui è consigliabile consultare sempre le delibere aggiornate.

Non mancano infine i casi più complessi: una pertinenza distaccata, come un box auto a qualche decina di metri dall’abitazione, mantiene l’esenzione se dichiarata correttamente. Per immobili occupati abusivamente, invece, la legge consente l’esonero presentando denuncia alle autorità competenti. In sintesi, per non pagare l’IMU su garage, cantina o tettoia è indispensabile rispettare tre condizioni: l’immobile principale deve essere la prima casa, la pertinenza deve rientrare nelle categorie catastali previste e il proprietario non deve possedere più unità della stessa tipologia. Solo così si evitano sorprese e si usufruisce appieno delle agevolazioni previste dalla normativa.