Lo chiamano ADIABATICO: il sistema di raffreddamento a PALLA manda in pensione l’aria condizionata | Consuma come un ventilatore

raffreddamento adiabatico

Raffrescamento domestico (Foto di Joaquin Carfagna da pexels) - infoiva.com

Addio condizionatori rumorosi e bollette salate: arriva il sistema adiabatico, consuma pochissimo e raffresca senza gas né compressori.

Parliamoci chiaro: appena arriva l’estate, accendere l’aria condizionata diventa una necessità ma anche un salasso. Tra bollette alle stelle, rumori che sembrano un motore d’aereo e aria che secca la gola, spesso ci si chiede: possibile che non esista un’alternativa?

Negli ultimi anni ne abbiamo viste tante: ventole silenziose, condizionatori portatili “miracolosi”, mini-climatizzatori USB. Tutti promettono frescura a basso costo. Quasi sempre invece il risultato è fumo negli occhi (caldo). Ma stavolta pare ci siamo sul serio.

Alcuni lo chiamano “sistema a palla”, altri dicono che sia il futuro del raffreddamento sostenibile. Quel che è certo è che non usa gas refrigeranti, non ha compressori, eppure rinfresca davvero. E il bello è che consuma come un ventilatore. Letteralmente.

A far storcere il naso (o drizzare le orecchie, dipende dai punti di vista) è il fatto che questo sistema non venga ancora utilizzato ovunque. Eppure i numeri sono chiari: 10 volte meno energia, nessun inquinante, e una sensazione di comfort che lascia spiazzati. Ma come funziona?

Il raffreddamento ADIABATICO: e dimezzi la bolletta

La tecnologia si chiama raffreddamento adiabatico. In pratica, come spiega ecoinventos.com, sfrutta l’evaporazione dell’acqua per abbassare la temperatura dell’aria. L’aria calda passa attraverso uno scambiatore umido: l’acqua evapora, assorbe il calore e restituisce aria più fresca. Tutto senza gas né compressori.

Una delle aziende che ha puntato su questo sistema è Bluetek, in Francia. Nei loro test in ambienti industriali (tipo officine o magazzini roventi), le temperature sono scese da 35 a 27 °C. Non si parla di aria ghiacciata, ma di una frescura stabile, naturale, senza sbalzi o “colpi d’aria”.

ventola
Una ventola (Foto di tookapic da Pixabay) – infoiva.com

Rinfresca l’aria senza spendere una fortuna

Inoltre, è una tecnologia a basso impatto ambientale. Niente HFC, niente emissioni extra, e consumi ridotti all’osso. Alcuni modelli  raffrescano grandi volumi d’aria con meno di 300 watt. Roba che un condizionatore tradizionale si sogna. E poi la bellezza di questo sistema sta anche nella sua semplicità: meno parti che si rompono, meno manutenzione da fare e una maggiore durata nel tempo, roba che fa bene anche al portafoglio.

E nelle case? Si stanno sviluppando versioni compatte, ideali per abitazioni, scuole o uffici. Funzionano meglio nei climi secchi, ma l’effetto si sente ovunque. Insomma, una soluzione intelligente per chi vuole stare al fresco senza prendersi un mutuo in bolletta. Possiamo solo aspettare che questi nuovi sistemi vengano prodotti su larga scala per iniziare a testarli nelle nostre case e scoprire se davvero possiamo mandare definitivamente in pensione i vecchi condizionatori.