Medico di base in vacanza: inaugurata dal Governo la nuova piattaforma digitale | Diagnosi immediata, non prendi nemmeno appuntamento

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Non dovrai più preoccuparti se il medico di base va in vacanza: c’è un nuovo strumento pensato apposta per questa esigenza.
Ecco come fare a sapere che farmaci prendere in caso di malessere.
L’estate sarà senza pensieri grazie al medico di base h24!
Risolvere i problemi di salute e ricevere assistenza sanitari basta un semplice messaggio.
Scopri la grande novità e il messaggio diramato dalle autorità amministrative italiane.
Medico di base in vacanza, la soluzione comoda e veloce per ricevere assistenza sanitaria
Ormai ci siamo: è tempo di vacanze e per gli italiani agosto rappresenta il mese delle ferie per eccellenza. Si tratta del periodo dell’anno in cui tutti, a eccezione di coloro che lavorano nel settore turistico, si concedono qualche giorno di break. Quando diciamo tutti intendiamo, chiaramente, anche i medici. Chi svolge la professione da privato organizza le assenze a proprio piacimento, i medici della Asl seguono un calendario diverso ma anche questi ultimi vanno in vacanza.
L’idea che il medico di base sia in vacanza e dunque irreperibile agita la maggior parte dei cittadini e non solo quelli ipocondriaci. A quanto pare però, grazie all’avvento di nuovi strumenti digitali ora qualcuno ha trovato, o pensa di aver trovato, la soluzione al problema della mancata assistenza sanitaria statale. Scopriamo chi sostituirà i professionisti dell’Asl e come sfruttare le nuove opportunità rese possibili dalla tecnologia.
Il messaggio diramato dalle autorità amministrative italiane
L’autorità amministrativa che ha lanciato l’importante comunicato di cui parliamo è il Garante per la protezione dei dati personali e il motivo è strettamente legato alla sanità. A quanto pare, moltissimi utenti si rivolgono all’intelligenza artificiale per ottenere risposte rapide su problematiche che attengono alla salute e non solo.
Stando a quanto si legge su www.fanpage.it, addirittura condividono su ChatGopt i propri referti medici, chiedendo diagnosi approfondite e consigli. Purtroppo questa pratica rischia di mettere in serio pericolo le informazioni personali dei cittadini. I dati che attengono alla salute infatti, sono propriamente classificati come sensibili e per tanto meritano alti livelli di protezione. Per tanto il Garante per la Privacy ha invitato a non condividere su ChatGpt il risultato di esami diagnostici e referti medici. Chi vuole sfruttare l’AI può continuare a farlo liberamente ma senza pensare che possa sostituirsi a un professionista della salute e ricordandosi di non fare affidamento sulle risposte ottenute. Insomma, meglio rivolgere domande su temi meno delicati e importanti.