MEDICO DI BASE – Se arrivi a quest’età non ti visita più nemmeno a pagamento | Sei buono solo per l’RSA

anziani e sanità

Anziani e sanità (Foto di Ron Lach da pexels) - infoiva.com

Se pensi che basti pagare per essere curato potresti rimanere deluso. Superata una certa età, la salute diventa un lusso a numero chiuso.

C’è una fase della vita in cui iniziano le grandi domande: ho lasciato la luce accesa? Ho chiuso il gas? Ma soprattutto… perché il medico non mi considera più nemmeno per un raffreddore?

Non parliamo di casi estremi, eh. Basta varcare la soglia dei 60 – o anche un pochino prima – e qualcosa cambia. I tempi d’attesa si allungano, le diagnosi diventano vaghe (“Eh signora, alla sua età…”), e tu ti senti come un vecchio elettrodomestico: difficile da aggiustare, facile da rottamare.

La verità è che con l’età che avanza si fa spazio anche una sensazione scomoda: quella di non essere più una priorità. Né per il sistema sanitario, né per il medico di base, né per l’agenda delle visite specialistiche, che ormai sembra più un oroscopo che un piano di cura.

Così inizia la grande odissea della sanità fai-da-te. C’è chi si affida a Google, chi alla farmacia sotto casa, chi all’amica “che se ne intende”. Nel frattempo, una visita privata costa quanto un weekend in agriturismo, e ti passa pure il mal di schiena solo per lo shock.

Medico di base: dopo questa età è finita

La situazione si complica ulteriormente se decidi di cercare un’assicurazione sanitaria. “Età massima per la sottoscrizione: 65 anni”. Come se dopo quella soglia fossi ufficialmente fuori mercato. Non più assicurabile, non più visitabile, non più gestibile. Sei buono solo per una poltrona (a pagamento) in RSA.

Sì, perché è proprio questo il punto: molte polizze sanitarie non ti accettano oltre una certa età, e anche quando ti accettano, occhio alle clausole. Esami, patologie preesistenti, carenze, franchigie. C’è più burocrazia che cure.

assicurazione sanitaria
La firma (Foto di Matthias Zomer da pexels) – infoiva.com

Sei buono solo per l’RSA

Certo, non è che da un giorno all’altro il medico ti chiude la porta in faccia o ti spedisce direttamente in RSA con un biglietto di sola andata. I dottori ci sono, fanno il loro meglio, ma il sistema spesso li mette nelle condizioni di fare i salti mortali. E tu, nel dubbio, ti ritrovi a dover scegliere tra una lista d’attesa lunga mesi e una visita privata da pianificare come se fosse una spesa di lusso.

E allora sì: muoversi per tempo può fare la differenza. Una polizza sanitaria pensata prima di diventare “statisticamente complicati” è un paracadute utile. Perché invecchiare non è un problema. L’unico vero problema è farlo impreparati.