Saluto obbligatorio su queste strade: il CIAO diventa legge | Da ora non puoi più startene zitto

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Saluto obbligatorio (Foto di Andrea Piacquadio da pexels) - infoiva.com

Da oggi salutare è quasi un obbligo. Su certe strade restare zitti non è più un’opzione. Scopri dove il “ciao” è diventato una regola sociale.

Siamo abituati a tirare dritto. In città, sui mezzi, nei negozi: testa bassa, cuffiette nelle orecchie e “non disturbare” incorporato nel linguaggio corporeo. Anche solo uno sguardo a volte sembra troppo.

Ma ci sono posti dove le cose cambiano. Dove quel “ciao” che da bambino ti dicevano di non rivolgere agli sconosciuti, qui diventa praticamente d’obbligo.

Anzi, si sta diffondendo così tanto che per alcuni è già una sorta di “codice stradale sociale”: se incroci qualcuno e non lo saluti, non solo sei fuori luogo, ma rischi anche di sembrare un alieno capitato per sbaglio.

E attenzione: non è che serva una chiacchierata, un commento sul tempo come il classico “che caldo oggi!”. Basta una parola, magari pure sussurrata. Una sillaba. Un “ciao”. Fine. Ma se non lo dici,  ti si legge in faccia che non sei del posto. È una regola non scritta.

Il ciao è obbligatorio su queste strade

Stiamo parlando di camminate in montagna. Sentieri, boschi, vette e panorami che tolgono il fiato (anche letteralmente, per via della salita). E tra uno zig-zag e l’altro, ci si saluta. Sempre, come ricorda greenme.it, che si chiede anche perché accade.

Chi frequenta certi percorsi lo sa: il saluto è parte del paesaggio. Non importa se sei al primo chilometro o con i polpacci in fiamme al ventesimo. Ci si incrocia, ci si guarda negli occhi per mezzo secondo, e scatta il ciao. È automatico. È spontaneo. È bellissimo.

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La montagna (Foto di Eric Sanman da pexels) – infoiva.com

Una connessione naturale

Per qualcuno è solo cortesia, per altri è una forma di connessione con l’ambiente e con chi lo sta condividendo. Non importa da dove vieni, che lingua parli o se ti manca il fiato: lì sei parte di un’umanità diversa, più gentile, più autentica. E poi, diciamolo: dopo un’ora di salita con lo zaino sulle spalle e la fronte sudata, quel ciao ricevuto da uno sconosciuto ha il potere quasi magico di farti sentire meno stanco.

Insomma, sarà pure una “legge” non scritta, ma funziona. Anzi, funziona così bene che ci si chiede: perché solo sui sentieri? Non sarebbe bello se quel ciao diventasse virale anche in città? Perché non provare allora, già solo un sorriso e una parola gentile a chi incontri sulla tua strada potrebbe migliorare l’umore, il tuo e quello degli altri.