TARI, queste case non la pagano mai: producono tonnellate di rifiuti gratis | Ecco il loro trucchetto

Scoperto chi non versa la Tari

Smascherati i furbetti della Tari-foto-Depositphotos-Infoiva.com.it-

Scoperto il trucco per evitare di pagare la tanto odiata Tari e le tasse sulla raccolta e lo smistamento dei rifiuti.

Smascherati i furbetti che evitano gli oneri fiscali con una strategia illegale.

Si tratta di un metodo che non rispetta la Legge ma restano impuniti.

Ecco chi sono i fortunati che non devono pagare la Tari e le imposte a cui sono obbligati i proprietari degli immobili presenti sul territorio italiano o i locatari.

Gli unici contribuenti che non subiscono la pressione fiscale sono loro.

Tari, smascherati i contribuenti che non pagano le tasse

La Tari è la tassa comunale che impone il pagamento di un tributo a fronte dell’erogazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La Tari è sempre a carico del proprietario di un immobile, che sia a uso domestico o commerciale. L’unico caso in cui chi possiede un immobile non è tenuto a versare la Tari è quello della locazione. per le case, gli uffici o i magazzini e gli stabili per i quali è stato stipulato un regolare contratto di affitto infatti è il locatario a dover far fronte all’onere contributivo.

Qualcuno però non paga la Tari e non paga neppure una multa. Ebbene sì: ci sono dei furbetti che risparmiano sulle tasse comunali e statali e che intanto inquinano l’ambiente. Scopriamo di chi si tratta e come fanno a restare impuniti, grazie a una pratica clandestina e, purtroppo, anche parecchio diffusa.

Smascherati i furbetti della Tari
Scoperto chi non versa la Tari-Fonte-Canva-a-and-n-photography-Infoiva.com

L’amara scoperta sull’evasione fiscale e l’inquinamento ambientale

Come si legge sulla pagina Linkedin di Luigi Napoletano www.linkedin.com/in/luigi-napolitano, i furbetti sono tutte le grandi navi, tra cui quelle da crociera, le navi cargo, le imbarcazioni petroliere e militari. Come descritto dal Medical technology project manager sopracitato, la Convenzione MARPOL dell’IMO, ovvero l’Organizzazione Marittima Internazionale, consente tali sversamenti. In verità le acque piene di rifiuti possono essere disperse oltre le 12 miglia se “trattate”. Questo vuol dire che andrebbero prima rese innocue per l’ambiente ma la mancanza di controlli e tracciabilità fa sì che le sostanze chimiche vengano scaricate anche più vicino, senza nessun rispetto dei limiti imposti.

In questo modo anche i detergenti inquinanti, i metalli, i fosfati e gli oli vengono gettati liberamente e senza scrupoli. Purtroppo, secondo la stessa IMO, neppure i porti dispongono di impianti sufficienti a gestire i reflui navali. Dunque chi è di fatto esentato, non in modo legale, dal pagamento della Tari sono le compagnie che destinano al mare a agli oceani la loro immondizia perché al momento resta un modo facile, comodo, gratuito e invisibile per liberarsi dei rifiuti.