UFFICIALE: scoperto il “Pianeta Terrina” | È la gemella del nostro mondo: abitabile da subito

Pianera Terra - studenti - infoiva.it
Ebbene, sapevamo da tempo di non esser l’unico pianeta con la vita, ma ora arriva la conferma questa non avrà speranza.
Stiamo parlando di una vera rivoluzione, questa volta la Terra come la conosciamo noi oggi, ed ecco come fare per vederla.
Dobbiamo recarci a circa 35 anni luce dalla Terra, in un sistema planetario compatto e affascinante che continua a regalarci sorprese.
Attorno alla stella L 98-59, una nana rossa più fredda e piccola del nostro Sole, orbita una famiglia di cinque pianeti rocciosi.
Questo sistema non è semplicemente una collezione di mondi lontani, ma un vero e proprio laboratorio cosmico che ci offre uno spaccato sull’evoluzione dei pianeti al di fuori del nostro sistema solare.
La Terrina
Tra questi mondi troviamo L 98-59 b, che si è guadagnato il primato di essere uno degli esopianeti più piccoli mai misurati fino ad ora, con una massa pari a circa la metà di quella terrestre e dimensioni più piccole dell’84%. Le intense forze di marea esercitate dalla stella madre potrebbero alimentare un’intensa attività vulcanica sui due pianeti più interni, mentre un terzo mondo presenta una densità insolitamente bassa, un indizio che potrebbe portarci a classificarlo come un pianeta ricco d’acqua.
In questo scenario ricco, i ricercatori hanno appena aggiunto un pezzo del puzzle. Un team dell’Istituto di ricerca sugli esopianeti Trottier dell’Université de Montréal ha infatti confermato l’esistenza di un quinto pianeta, battezzato L 98-59 f. Si tratta di una “super-Terra” con una massa minima di circa 2,8 volte quella del nostro pianeta.
Il nostro mondo
La sua scoperta è molto entusiasmante per la posizione che occupa: il pianeta si trova proprio all’interno della “zona abitabile” della sua stella. Quest’area orbitale è quella fascia, né troppo vicina né troppo lontana dalla stella, in cui le temperature potrebbero consentire la presenza di acqua liquida in superficie. Con un’orbita quasi perfettamente circolare che completa in 23 giorni terrestri, L 98-59 f riceve dalla sua stella una quantità di energia stellare molto simile a quella della Terra con il Sole.
La conferma di questo pianeta non è arrivata osservando il suo passaggio davanti alla stella, un metodo noto come transito, poiché dalla nostra prospettiva non lo fa. Questi strumenti incredibilmente precisi hanno permesso di rilevare le minuscole oscillazioni nel moto della stella, causate dall’attrazione gravitazionale del pianeta in orbita. Data la sua relativa vicinanza, L 98-59 f diventa ora un obiettivo primario per il James Webb, che potrebbe analizzarne l’atmosfera alla ricerca di vapore acqueo, anidride carbonica o, perché no, di quelle firme biologiche che rappresenterebbero una delle scoperte più importanti della storia umana.